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Regione Lazio, nuova legge sul turismo, partito il decentramento delle funzioni agli Enti locali

La nuova legge prevede l'istituzione di nove aree di interesse regionale.Tuscia e Maremma Laziale; Litorale del Lazio; Valle del Tevere; Sabina e Monti Reatini; Valle dell’Aniene e Monti Simbruini; Castelli Romani; iMonti Lepini e Agro Pontino; Ciociaria e Roma Città Metropolitana.

printDi :: 20 aprile 2022 20:55
Regione Lazio, nuova legge sul turismo, partito il decentramento delle funzioni agli Enti locali

(AGR) “La nuova legge regionale sul turismo modifica e attualizza il precedente testo del 2007. - spiega Marietta Tidei, presidente Commissione Attività produttive e Sviluppo economico (Italia Viva) - Si tratta di un atto che rappresenta una risposta efficace e concreta per tutto il comparto turistico regionale. Il provvedimento odierno promuove la costituzione degli ambiti turistici di destinazione e dell’Osservatorio regionale del turismo. Promuove, inoltre, lo sviluppo ed il consolidamento del brand e dell’immagine del sistema turistico regionale e lo sviluppo della formazione in materia turistica. Altri elementi di particolare rilievo che vengono introdotti con la nuova legge sono la ripartizione delle funzioni in materia di turismo tra i Comuni, Roma capitale e Regione Lazio, sopprimendo l’Agenzia regionale del Turismo e istituendo una Direzione regionale competente in materia e la costituzione di una fondazione di partecipazione denominata DMO (Destination Management Organization) per le attività connesse all’organizzazione turistica regionale.

Da sottolineare, infine, le significative modifiche con le quali si attribuiscono attività amministrative ai Comuni in relazione alle agenzie di viaggio e agli stabilimenti balneari. Con questa legge l- continua la presidente - la Regione Lazio valorizza il comparto turistico e si dota di una normativa che da una parte semplifica tutta una serie di iter amministrativi e dall’altra, decentrando le funzioni agli Enti locali, renderà più funzionali e rapidi i processi decisionali a favore degli operatori turistici e delle imprese del settore”

La nuova legge prevede anche l'istituzione di nove aree di interesse regionale al fine di valorizzare l'offerta turistica complessiva. In particolare: la Tuscia e Maremma Laziale; il Litorale del Lazio; la Valle del Tevere; la Sabina ed i Monti Reatini; la Valle dell’Aniene e i Monti Simbruini; i Castelli Romani; iMonti Lepini e l’Agro Pontino; la Ciociaria e Roma Città Metropolitana.

Presso la regione sarà istituito un albo regionale delle Pro-Loco, riconoscendo in questo modo il ruolo di coordinamento dell’Unione nazionale delle pro-loco d’Italia nelle sue articolazioni territoriali.

Positivo anche il commento di Michela Califano (pd regione Lazio): “Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per l’approvazione della nuova legge sul turismo della Regione Lazio. In questi anni abbiamo avuto un obiettivo concreto: valorizzare il nostro immenso patrimonio storico, culturale, naturalistico ed enogastronomico. Siamo uno dei territori più belli al Mondo. Unico nel proprio genere. Non potevamo sottrarci alle sfide che abbiamo di fronte. Abbiamo messo in campo iniziative che permettessero ai turisti di conoscere i nostri territori. Con questa legge, mettiamo un tassello importantissimo all’interno di questo già variegato mosaico rispondendo in maniera concreta e moderna a ciò che ci viene chiesto.

Oggi abbiamo strumenti più concreti per dare nuovo ossigeno all’occupazione, combattere il precariato, puntare sulla formazione degli operatori, rendere più snello il coordinamento e la gestione delle attività amministrative e tecniche di nostra competenza in materia di turismo con l’istituzione di una Direzione regionale che prenderà il posto dell’agenzia regionale sul turismo.

Vengono costituite inoltre nove aree di interesse regionale e riordinate le attività del settore. Introdotta la figura del direttore tecnico dell'agenzia di viaggi e turismo. E tutta una serie di procedure che da una parte semplificheranno gli iter amministrativi e dall'altra, decentrando le funzioni agli Enti locali, renderanno più veloci i processi finali nei confronti degli operatori turistici e delle imprese”.

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