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SIS ROMA buona la “prima” finale, battuto (13-12) l’Ekipe Orizzonte Catania

Con una spettacolare rimonta negli ultimi due tempi le romane si sono aggiudicate il primo dei tre su cinque incontri dei play off che assegneranno lo scudetto della pallanuoto femminile. E’ stata una partita dai grandi contenuti tecnico-emotivi, con goal ed emozioni per il bene della pallanuoto

printDi :: 07 maggio 2023 15:36
SIS Roma fasi di gioco ph credit Claudio Bosco

SIS Roma fasi di gioco ph credit Claudio Bosco

(AGR) La SIS Roma vince il primo (13-12) dei tre su cinque match di finale con l’Ekipe Orizzonte Catania per l’assegnazione dello scudetto della pallanuoto femminile. Al Babel (la piscina dell’Infernetto) è andata in scena una sfida dai due volti, prima le siciliane sembravano aver archiviato la partita (5-9 a 1’18” dalla fine del secondo tempo), poi la rinascita, la grande determinazione e voglia di vincere della SIS che nelle ultime due frazioni ribaltava tutto, fino ad un quarto tempo, segnato da una doppietta di Sofia Giustini che ha determinato la resa dei conti definitiva. Una finale spettacolare, impreziosita da 25 goal realizzati e le tante occasioni, da una parte e dall’altra. Alla fine ha vinto la SIS Roma che dopo aver visto l’Inferno ha conosciuto il Paradiso di una rinascita che ha evidenziato le sue possibilità di vincere davvero lo scudetto.

E’ stata anche una partita che nell’ultimo quarto ha visto l’espulsione di due tecnici per proteste, prima Marco Capanna e subito dopo il suo vice Luotto, lasciando la SIS senza timoniere ma “caricando” la voglia di vincere delle romane che con un finale spettacolare, ad inizio del quarto tempo hanno pareggiato con una magia di Giuditta Galardi e poi effettuato il sorpasso con Chiara Ranalli. Il finale è stato un susseguirsi di emozioni fino all’ultimo secondo di gara con un goal di Palmieri che lascia capire quanto sia ancora lunga per la SIS la strada per il titolo.

 
L’Orizzonte Catania ha sprecato il vantaggio che gli aveva dato la sorte, trovando una SIS che, dopo un promettente inizio (tre pali nel giro di due minuti….), aveva finito per smarrirsi, consentendo alla siciliane di dominare i primi due tempi, poi, però, è successo qualcosa e la squadra di Capanna è rinata dalle ceneri, avviando la rimonta nelle battute finali del secondo tempo, il cui parziale da 1-5 diventava 3-5 e sostanzialmente riapriva l’esito del match.

Domitilla Picozzi e le sue compagne hanno capito che potevano risalire la china che nella pallanuoto niente era ancora deciso e così è stato, trascinate a gran voce dai suoi sostenitori le romane hanno riequilibrato la partita andando a vincere con pieno merito.Protagoniste assolute di questo primo incontro di finale sono state per la SIS Roma: Sofia Giustini che ha firmato un poker, Giuditta Galardi, che ha lottato come una leonessa segnando tre reti e Chiara Ranalli (anche lei tre volte a bersaglio); dalla sponda del Catania c’è da sottolineare la grande partita disputata da Marletta e Viacava (tre goal per parte) ben sostenute dalla Palmieri ed Halligan (autrici di una doppietta).

“Abbiamo regalato i primi due tempi di questa partita alle avversarie. - riconosce il coach delle romane Marco Capanna – Non riconoscevo la mia squadra, nessuna metteva in pratica quello che sapeva fare. Era come se fossero annebbiate, non difendevamo e non….attaccavamo. Il ritmo era basso con poco movimento e male interpretazione dell’inferiorità nei primi due tempi. Abbiamo usato time out e fine secondo tempo per imporci e ricordarci dove eravamo e cosa dovevamo fare”.

Le parole giuste, la carica giusta perché la SIS Roma tornata in acqua nel terzo tempo era altra storia: “Abbiamo iniziato a fare meglio e sono state davvero brave a ribaltare la partita. L’Orizzonte Catania ha dimostrato appieno il suo valore. Sarà una sfida per lo scudetto fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo secondo. Questa partita ci ha insegnato che dobbiamo fare molto di più per raggiungere il nostro obiettivo, che questa squadra deve imparare a gestire meglio i momenti di difficoltà arginandoli perchè possono condizionare l’esito di queste sfide ad altissimo contenuto tecnico-emotivo”.

Sull’espulsione Marco Capanna non vuole fare commenti, poi chiarisce: “Ribadisco di avere il massimo rispetto per gli arbitri e per il loro ruolo ma la protesta, composta, deve essere consentita e semmai gestita per i rispettivi ruoli. Ripeto: no comment, va bene anche così”.

Mercoledì prossimo 10 maggio a Catania si disputerà la gara 2 dei play off, sabato 13 maggio si tornerà a giocare al Babel per la terza sfida tra le regine del campionato italiano di pallanuoto femminile.

TABELLINO

SIS ROMA - EKIPE ORIZZONTE

13-12

(3-4; 3-5; 3-1; 4-2)

SIS ROMA: E. Eichelberger, M. Misiti, G. Galardi 3, Carosi, S. Giustini 4, C. Ranalli 3, D. Picozzi, C. Tabani, C. Nardini, L. Di Claudio, A. Cocchiere 2, Andrews 1, Galbani. All. Capanna

L'EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan 2, C. Grasso, G. Viacava 3, V. Gant, D. Bettini 2, V. Palmieri 2, C. Marletta 3, G. Gagliardi, A. Williams, A. Longo, M. Leone, G. Condorelli. All. Miceli

Arbitri: Brasiliano e Calabro'

Uscite per limite di falli: Ranalli, Giustini e Di Claudio (Roma) e Viacava (Orizzonte) nel quarto tempo.

Superiorità numeriche: SIS Roma 7/13 + un rigore realizzato da Ranalli e Ekipe Orizzonte 6/15 + un rigore fallito da Marletta.

Note: Espulsi nel quarto tempo il tecnico della Roma Capanna ed il vice Luotto + Miceli del Catania per reiterate proteste. Spettatori 200 circa.

Photo gallery

Capanna indica la strada giusta ph credit Claudio Bosco
SIS Roma fasi di gioco ph credit Claudio Bosco
SIS Roma fasi di gioco ph credit Claudioi Bosco

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