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Paolo e Sara, insieme, per vincere nello sport e battere la malattia

Il padre Paolo spinge nella corsa la carrozzina di Sara: sono orgoglioso - racconta - di averla con me, di accompagnarla in questa strada multiforme, fatta di corsa, basket, amore per lo sport nel suo insieme. Saretta è pazzesca, non si è mai fermata....

printDi :: 30 settembre 2021 17:28
Sara e Papà Paolo Vargetto mostrano medaglia

Sara e Papà Paolo Vargetto mostrano medaglia

(AGR) di Ginevra Amadio

Forza e passione, tenacia e affetto: questi gli ingredienti del percorso intrapreso da Paolo Vargetto, che da qualche anno gareggia insieme alla figlia Sara, splendida ragazza affetta da artrite idiopatica giovanile. Tredici anni, un vulcano in eruzione, Sara corre, gioca a basket in carrozzina, induce il papà a tagliare i più importanti traguardi, a coniugare slanci fisici ed emozioni vitali.con 

 
«Saretta è pazzesca, non si è mai fermata. Tutti le vogliono bene e io sono orgoglioso di averla con me, di accompagnarla in questa strada multiforme, fatta di corsa, basket, amore per lo sport nel suo insieme». È lei la protagonista, tiene a ribadire Paolo: «Io sono solo un accompagnatore, la sua spalla. Al centro c’è Sara, che corre anche col pensiero: vorrebbe essere ovunque, non mancare alcun appuntamento».

Nel 2018 il debutto, quando qualcuno, notando Sara al basket, li invitò a partecipare alla Corsa di Miguel. Da allora tantissime gare, le ultime a Cesenatico e Roma (all’Acea Run Rome), con entusiasmo e tanta preparazione alle spalle: «Sara si allena sempre, anche quattro volte a settimana. Io vado a correre, da quando ho iniziato mi sono rimesso in forma».

Il Covid ha messo in stand-by le competizioni ma non la voglia di migliorarsi. «Mi sono sempre allenata – dice Sara – soprattutto il basket mi ha tenuta in palestra. È importante non fermarsi, soprattutto in vista della Coppa Italia: ci stiamo preparando per questa».

Sara non riesce a scegliere tra il basket e la corsa, ama entrambi della medesima passione, li vive come iniezioni di fiducia: «Mi piacciono tantissimo, ho iniziato con il basket ma la corsa mi ha completato – e ora sto benissimo».

Ride sempre questa ragazza, ha la voce tinnula, piena di brio. Ama le colazioni salate, risponde con garbo alle domande che le pongono. Accanto a lei, dei tenaci alleati: il papà, naturalmente, gli amici, la famiglia, e la Fondazione Santa Lucia di Roma, dove da anni è in cura. «Ci tengo a ringraziarli – dice Paolo – fanno un lavoro splendido, sono sempre al nostro fianco».Il sorriso di Sara è arrivato fino in Vaticano, da Papa Francesco, che incontrando i protagonisti dell’asta benefica “We run together” si è fermato a parlare con lei, rappresentante ‘speciale’ della squadra Athletica Vaticana. Due anni fa ha inoltre incontrato il Presidente della Repubblica Mattarella in occasione della festa di chiusura dei soggiorni estivi riservati a disabili e anziani presso la tenuta presidenziale di Castelporziano a Roma: «Mi sono emozionata, è stata una grande felicità».

Vince Sara, continua a battere record. E insegna, con la sua anima pura e forte, che è il sorriso, la fiducia, il motore di tutte le battaglie.

Photo gallery

Sara con Papa Francesco
Sara Vargetto mentre gioca a basket
Sara e Paolo Vargetto con la loro squadra di atletica leggera
Sara e papà Paolo Vargetto
Sara e papà Paolo Vargetto
Sara ad una premiazione con la sua squadra di basket

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