Mundialido 2020, vince il Marocco ma la festa è di tutti
Dal 1990 il Club Italia Eventi organizza manifestazioni sportive a carattere regionale, nazionale ed internazionale. Ogni stagione il torneo annovera oltre tremila partecipanti. Attraverso il calcio dialogano le diverse comunità di stranieri presenti


le squadre in campo
(AGR) di Pino Rampolla
Si è concluso ieri sera con la vittoria del Marocco che in finale ha battuto con il classico 2-0 l’Ecuador il Mundialido 2020 al termine di una 22° edizione, speciale ma….. bellissima.
La partecipazione a questo prestigioso Torneo è infatti riservata a squadre composte interamente da immigrati, provenienti da ogni continente. L’iniziativa, apprezzata e consolidata, contribuisce a favorire valori e comportamenti comuni, garantendo agli stranieri pari opportunità e la possibilità di partecipare alla vita sociale. E’ innegabile il valore rappresentato dal Mundialido ai fini dell’integrazione sociale e dell’aggregazione, consentendo ai tanti stranieri con i quali condividiamo il nostro territorio, di essere i protagonisti di una iniziativa unica nel suo genere, ricca di contenuti e di spettacolarità. Il Mundialido promuove i valori propri dello sport che, tramite la sua positività e la sua forza, aiuta a superare le barriere tra i popoli, permette di amalgamare cittadini provenienti da diverse Nazioni, con differente cultura ed etnia, ma che vivono, lavorano, studiano, nello stesso territorio.
Tra tecnici, dirigenti ed atleti, ogni edizione annovera oltre 1.000 partecipanti. Con l’inizio della stagione calcistica, infatti, le varie comunità si dedicano alla supervisione dei vari campionati in scena nella Capitale per “reclutare” nuovi giocatori ed iniziare la selezione per il Mundialido.
Gli incontri del Mundialido si sono disputati nel periodo maggio/giugno/luglio presso il centro sportivo Longarina Totti Soccer (Ostia Antica, Roma), dotato di campi di calcio in erba artificiale ultima generazione. La fase finale costituisce un momento di rara intensità agonistica che vede gli atleti coinvolti scendere in campo emozionati ed orgogliosi, con la speranza di vedere inciso il nome del proprio Paese nel prestigioso albo d’oro del Mundialido.
Quest’anno la squadra da battere, ossia, i Campioni in carico era il Brasile.La scorsa edizione aveva visto la compagine sudamericana salire sul trono del Mundialido battendo l'Ucraina. Stavolta, invece è toccato al Marocco fare festa…