La Coppa Italia 2019-2020
La rinascita dello sport italiano


La Coppa Italia 2019-2020
(AGR) Il tabellino: Napoli-Juventus 4-2 dopo i calci di rigore. Napoli (4-1-4-1): Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui, Demme, Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Mertens. Insigne. All.: Gattuso Sostituzioni (tutte nel secondo tempo): 22’: Politano per Callejon; Milik per Mertens; 35’: Allan per Fabian Ruiz; Hysaj per Mario Rui; 42’: Elmas per Zielinski Juventus (4-3-3): Buffon, Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro, Bentancur, Pjanic, Matuidi, Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. All.: Sarri Sostituzioni (tutte nel secondo tempo) 20’: Danilo per Douglas Costa; 28’: Bernardeschi per Pjanic; 39’; Ramsey per Cuadrado; La sequenza dei rigori: Dybala (J): parato; Insigne (N): goal; Danilo (J): fuori; Politano (N): goal; Bonucci (J): goal; Maksimovic (N): goal; Ramsey (J): goal; Milik (N): goal:
Il Napoli si aggiudica la Coppa Italia per la sesta volta nella storia di questa competizione.
Per alzare il trofeo c’è stato bisogno dei calci di rigore: la sequenza delle esecuzioni juventine ha visto i due errori iniziali di Dybala e Danilo e, nel prosieguo, le realizzazioni di Bonucci e Ramsey, mentre i quattro penalty dei napoletani sono stati tutti realizzati: Insigne, Politano, Maksimovic e Milik, in quest’ordine, hanno scaraventato nella porta di Buffon i quattro palloni necessari per portare a casa la Coppa Italia. Nel valutare la finale di coppa in termini di ‘estetica’ e qualità del gioco, bisogna tenere conto del contesto in cui essa è stata disputata, del lungo periodo di stop imposto dalla pandemia, delle partite di semifinale giocate appena qualche giorno prima, nonché del clima surreale in cui era immerso l’Olimpico di Roma: uno stadio deserto, gli spalti ‘riempiti’ con tifosi e bandierine virtuali (coreografie digitali che in qualche modo ne hanno attenuato la squallida vuotezza), in cui le uniche voci che risuonavano erano quelle degli allenatori, Gattuso e Sarri, e talvolta di chi ha avuto il ‘privilegio’ di assistere alla gara dalle tribune. Pertanto, lo 0-0 scaturito al termine dei novanta minuti non deve trarre in inganno: la gara è stata ben giocata da ambedue le contendenti.
Sotto l’aspetto agonistico, la tanta qualità dei giocatori in campo ha contribuito acché le aspettative, non andassero deluse. In più, l’accorta disposizione tattica delle due ha fatto sì che non si avesse mai l’impressione che l’una o l’altra potesse imporre il proprio gioco.
Napoli e Juventus si sono rispettate, per così dire, per tutta la gara: nessuna delle due ha osato più di tanto, pur non disdegnando iniziative offensive, rimaste peraltro senza esito. Ben registrate, le difese non si sono fatte sorprendere, e i pacchetti di centrocampo contrastando in prima battuta le puntate offensive avversarie, hanno evitato che arrivassero palloni veramente pericolosi all’altezza dei venti metri. Nelle nostre note trovano posto giusto il palo di Insigne e i salvataggi di Buffon su Maksimovic ed Elmas, subentrato a Zielinski nel finale. Ottima la direzione arbitrale del romano Doveri.
R. Bergami