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Dybala e Abraham lanciano in alto la Roma

Roma-Fiorentina 2-0

printDi :: 17 gennaio 2023 21:26
Dybala e Abraham lanciano in alto la Roma

(AGR) Le squadre entrano sul prato dell’Olimpico, entrambe con una gran voglia di fare bene: alla Roma serve la vittoria per restare nel gruppo delle papabili alla Champions League, alla Fiorentina, invece, i tre punti alimenterebbero l’inseguimento alle sette sorelle. Dopo un quarto d’ora iniziale di studio, la Roma rompe gli indugi e, al 24’, si fa vedere con Zalewski, ma il pallone del tiburtino-polacco è centrale e Terracciano para senza difficoltà. Qualche minuto dopo, al 19’, è ancora Zalewski a salire alla ribalta: il suo cross in area è preciso per la testa di Celik, ma questi, ben appostato, invece di indirizzarla in porta, forse per un eccesso di generosità si inventa un assist senza significato, visto che in area c’era solo lui.

Al 22’, è la Fiorentina a bussare con un tiro velenoso e potente di Amrabat, che obbliga Rui Patricio al tuffo. La partita viaggia a buon ritmo, le squadre, ben messe in campo, danno vita ad una gara piuttosto equilibrata, ma, al 24’, Dodo entra malissimo su Zalewski: già ammonito qualche minuto prima, con il secondo giallo deve lasciare il campo. Espulsione giusta. La Fiorentina, che fino a quel momento aveva giocato alla pari con la Roma, ora è costretta a rivedere il suo assetto, la sua strategia.

 
Quello dell’espulsione è senz’altro l’episodio che ha messo la partita su binari diversi da quelli sui quali aveva viaggiato fino ad allora. Con un uomo in più, è logico e conseguente che la Roma provi a passare: al 34’ ci prova Pellegrini con un tiro al volo, ma il pallone finisce ben lontano dalla porta; di lì a poco, invece, al 40’, la Roma va in vantaggio: pallone in area che arriva sul petto di Abraham, il londinese fa da sponda per l’accorrente Dybala che tira deciso e il pallone, nonostante la leggera deviazione di Milinkovic – che ai fini dell’assegnazione del goal sarà giudicata ininfluente – finisce nel sacco.

Vantaggio Roma, e dopo che l’arbitro Giua lascia correre su un braccio in area del viola Ikonè, le squadre vanno al riposo. Nella ripresa, sebbene in inferiorità numerica, la Fiorentina ha giocato meglio della Roma: assegniamo quel ‘meglio’ ai viola per la generosità, la volontà e la caparbietà con la quale ha giostrato nei secondi quarantacinque minuti, alla ricerca del pareggio: è raro vedere una squadra in inferiorità numerica giocarsela così bene fino in fondo.

Qualcosa in più per i viola ci poteva stare. Complimenti. Intanto, in apertura di tempo, un errore di Bonaventura, potrebbe costare caro alla Fiorentina, ma Abraham, lì nei pressi, a pochi passi dalla porta avversaria, scivola e l’occasione sfuma. Nel prosieguo di gara arrivano molti falli, la partita va spezzettandosi. In realtà, sono i viola a picchiare di più, ma anche i romanisti fanno la loro parte.

La Fiorentina va accumulando una percentuale di possesso palla superiore a quella dell’avversaria: ce la mette tutta, ma la Roma controlla bene: più che altro sembrerebbe aver fatto la scelta di gestire il vantaggio, più che cercare di chiuderla definitivamente. Una Roma anche sorniona, se volete, pronta però alla zampata finale, qualora se ne presenti l’occasione.

La chance arriva all’82’: Abraham, defilato sulla fascia destra romanista, scrollatosi di dosso Igor, vola verso i sedici metri viola, si accentra, entra in area e manda verso Dybala che, magnis itineribus, si fa trovare pronto allo splash down del pallone: l’argentino raccoglie il cioccolatino e insacca. 2-0 e, a questo punto, partita chiusa.

Nel finale della gara, sebbene sotto di due reti e in inferiorità numerica, la Fiorentina è più arrembante che mai ma la Roma è attenta e non concede né spazi né tempi di esecuzione. In futuro, di questo Roma-Fiorentina si dirà che fu una bella partita.                                         

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