Prioritario un piano vaccini nazionale per anziani e fragili
Lorenzin,senatrice v. presidente del gruppo PD: "il sistema di aggiornamento del calendario vaccinale presenta troppe lacune. Mancando tempistiche standardizzate si creano ritardi e disuguaglianze tra le Regioni. È ora di cambiare approccio e di rafforzare la prevenzione per evitare ricoveri"


(AGR) Superare le attuali frammentazioni nella gestione dei vaccini per anziani e pazienti fragili al fine di migliorare la prevenzione vaccinale in Italia: è questo l’obiettivo della proposta di legge 1582 “Disposizioni in materia di aggiornamento del calendario vaccinale per la popolazione anziana e fragile”, che vede la prima firmataria, la senatrice Beatrice Lorenzin, vice presidente del gruppo PD, insieme ai senatori Zampa, Camusso, Zambito, Basso, D’Elia, Delrio, Franceschelli, Losacco, Manca, Nicita, Rando, Rojc, Rossomando, Sensi, Verducci e Verini, che è stata presentata oggi nella sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro (ISMA), presso il Senato della Repubblica.
“Con l’invecchiamento della popolazione italiana, il Servizio Sanitario Nazionale si trova ad affrontare sfide sempre più complesse – sottolinea l’ex ministro della Salute -. Oggi il sistema di aggiornamento del calendario vaccinale presenta troppe lacune. Mancando tempistiche standardizzate si creano ritardi e disuguaglianze tra le Regioni. È ora di cambiare approccio e di rafforzare la prevenzione, che significa anche evitare ricoveri, ridurre la pressione sugli ospedali e migliorare la qualità della vita degli over 65”.
Il testo prevede, inoltre, che il raggiungimento degli obiettivi vaccinali stabiliti dalla Cabina di regia diventi elemento di valutazione nell’ambito del Piano Nazionale Esiti (PNE). Ciò consentirà di misurare concretamente l’efficacia, l’appropriatezza, l’equità e la sicurezza delle cure territoriali, rafforzando il monitoraggio delle performance del Servizio sanitario nazionale.
Se si raggiungessero gli obiettivi del Piano nazionale di prevenzione vaccinale, si potrebbero risparmiare 9 miliardi di euro in dieci anni per coprire i costi delle cure. Inoltre per ogni euro investito nella vaccinazione degli adulti può generare un ritorno economico fino a 19 volte superiore.
Oltre alla senatrice Lorenzin hanno partecipato all’incontro odierno il dott. Filippo Anelli (presidente Fnomceo), il prof. Massimo Andreoni (direttore Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), il prof. Matteo Bassetti (presidente Società Italiana di Terapia Antinfettiva – SITA), Daniela Bianco (Partner e responsabile Area Healthcare di The European House – Ambrosetti), l’onorevole Gianni Girelli (XII Commissione Affari sociali), il prof. Giuseppe Zuccalà (Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Geriatria del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma), Marina Sereni (responsabile Salute Partito Democratico), la prof.ssa Roberta Siliquini (ordinario di Igiene e Medicina Preventiva, Università di Torino) e le senatrici Ylenia Zambito e Sandra Zampa (entrambe membri della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale).
foto archivio AGR