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Fondazione Santa Lucia, la proprietà accetta l'amministrazione straordinaria. Esultano sindacati e lavoratori. Decisiva la mediazione di governo e regione Lazio

Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio: «Evita la svendita di un'eccellenza. Ora garantire continuità occupazionale e il servizio pubblico nella cura e nella ricerca». Revocato lo sciopero previsto per giovedì.

printDi :: 10 settembre 2024 19:09
Fondazione Santa Lucia, la proprietà accetta l'amministrazione straordinaria

Fondazione Santa Lucia, la proprietà accetta l'amministrazione straordinaria

(AGR) La vicenda della Fondazione Santa Lucia, la struttura di via Ardeatina eccellenza nella ricerca e nella cura delle malattie neurologiche, sembra giunta a una svolta. La proprietà infatti, da sempre orientata alla vendita a privati, dopo la mobilitazione dei lavoratori e sindacati e dopo l'intervento delle istituzioni, ha accettato la soluzione dell'amministrazione straordinaria.

L'incontro decisivo c'è stato al ministero del Made in Italy. «Il lavoro di squadra tra governo, Regione Lazio e organizzazioni sindacali - scrivono in un comunicato i vertici regionali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio - ha portato al risultato che i lavoratori e i pazienti della Fondazione Santa Lucia hanno atteso per tutta l’estate: l’azienda ha deciso responsabilmente di accettare l’amministrazione straordinaria. Ora si apre un percorso di gestione che dovrà restituire senso e ruolo pubblico al diritto di cura per i cittadini e alla continuità salariale per il personale impegnato nella ricerca e nell’assistenza in una struttura d’eccellenza».

Quella che in un primo momento sembrava essere una vertenza sindacale, si è trasformata in una mobilitazione sociale con oltre 25mila firme raccolte sui social, una fiaccolata partecipata dalla cittadinanza (e dalla politica) e uno sciopero proclamato. Nell'ultimo mese, dato il perdurante stallo tra lavoratori e proprietà, si è reso però necessario l'intervento prima della della regione Lazio e poi dei ministri del made in Italy e della Sanità. «La determinazione e il coraggio di questa battaglia, insieme alla coesione istituzionale tra sindacati, i ministri Adolfo Urso e Orazio Schillaci e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca - spiegano CGIL CISL e UIL - hanno permesso di evitare la svendita dell’istituto e di aprire una nuova fase che deve lasciare alle spalle gli anni di cattiva gestione e rimettere economicamente in sesto un’istituto di primaria importanza nel campo delle neuroscienze.

A questo punto lo sciopero proclamato per il giovedì prossimo è revocato, come lo stato di agitazione e le altre iniziative di lotta. Ma di certo non molleremo la presa. Siamo consapevoli che ci sarà un grande lavoro da fare e non solo vigileremo affinché non ci siamo deragliamenti dal percorso condiviso con le istituzioni ma continueremo ad essere parte attiva per raggiungere l’obiettivo ultimo della vertenza: assicurare un futuro occupazionale, salariale e professionale ai lavoratori del Santa Lucia e garantire il servizio pubblico nella cura e nella ricerca».

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