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Restart: "Pink Room Continuare a vivere da protagoniste"

Rotary Club Ostia , Ospedale G.B. Grassi di Ostia e ASL RM3 uniti nel progetto "Pink Room Continuare a vivere da protagoniste" a sostegno delle donne affette da carcinoma

printDi :: 17 settembre 2021 15:25
Restart Pink Room Continuare a vivere da protagoniste

Restart Pink Room Continuare a vivere da protagoniste

(AGR) Dopo la pausa estiva, il progetto è ripartito ieri alla grande e ha visto la presenza di medici e primari del Grassi che hanno presenziato, incontrato e salutato le pazienti durante un piccolo intervallo:  dott. Giulio Maria Ricciuto Direttore del Pronto soccorso e medicina d’urgenza, il dott. Fabrizio Ammirati Direttore UOC Cardiologia e del Dipartimento di Medicina, la dott.ssa Daniela Sgroi Direttore Sanitario Aziendale, la dott.ssa Maria Grazia Budroni Direttore Sanitario dell’Ospedale, della dott.ssa Monica Moreschi Direttore Oncologia Day Hospital e il dott. Massimo Morsetti Responsabile del Servizio Dialisi.

Non poteva mancare la presenza del Direttore Generale della ASL RM3 dott.ssa Marta Branca, una donna molto sensibile al tema oncologico e visibilmente commossa durante il suo intervento nel quale ha ringraziato le pazienti, i medici presenti e non che stanno collaborando a questo progetto, il Rotary Club Ostia in qualità di player territoriale del terzo settore al quale ha riconosciuto l’impegno profuso in questo progetto attraverso la messa a disposizione di counselor e volontari in un’ottica di grande collaborazione tra pubblico e privato.

 
La squadra del Rotary Club Ostia per sviluppare il progetto

I counselor, che prendono parte al progetto, sono veramente tanti, tenuto conto che il progetto al momento prevede oltre 30 pazienti e che è destinato a breve a raddoppiare.

Il dott. Fulvio Leoni medico e ginecologo è il responsabile del progetto per il Rotary Club Ostia, ma in questo progetto svolge anche il ruolo di counselor.

Dott.ssa Maria Elena Castaldo, dott.ssa Emanuela Paluzzi, dott.ssa Anna Maria Mariani, dott.ssa Loredana Lo Conte, dott.ssa Alessia Marotta, dott.ssa Patrizia Antonioni, dott.ssa Aurora Piermarini Bilato, dott.ssa Giovanna Gorgoni, sono tutte le professioniste del counseling che seguono le pazienti che hanno aderito al progetto. 

Il progetto segue il metodo multisetting, ed è questo il motivo della presenza all’evento, del prof. Silvestro Paluzzi specializzato in Psicologia clinica e Psicoterapia presso la II Scuola di Specializzazione dell’Università “La Sapienza” di Roma (ordinario di psicologia della formazione presso l’Università Urbaniana di Roma) essendo il  fondatore dell’approccio multisetting, della Psicoterapia outdoor setting e del Counselling Outdoor Setting e del Counselling Multisetting e della dott.ssa Antonella Tropea Art Counsellor e Gestalt Counsellor e Co-fondatrice dell’approccio Multisetting, della Psicoterapia Outdoor Setting e del Counselling Multisetting.

Ma al progetto, vista la trasversalità seguita, partecipano anche due brave estetiste Letizia Morrone e Rugiada Giovannangeli entrambe appartenenti al territorio ostiense.

Pink Room – Continuare a vivere da protagoniste che cos’è nello specifico

Si tratta di uno spazio vero e proprio che l’ospedale G.B. Grassi di Ostia ha messo a disposizione delle donne affette da carcinoma che si trovano nella fase post chemio-radio-terapica, fase questa molto delicata in quanto il confronto con le tematiche quotidiane relative ai segni, visibili e invisibili che lasciano le terapie, possono aggravare la loro ripresa ad una vita lavorativa e affettiva di cui sono parte e hanno diritto ad esserlo.

Si tratta quindi di una stanza tutta al femminile, con un laboratorio di counselling curato da un’equipe multispecialistica basata su una metodologia multisetting di cui ne fanno parte medici di primario valore che prestano la loro opera anche a titolo gratuito e di estetiste e counselor, tutti coinvolti a titolo gratuito.

Obiettivo dell’equipe è quello di insegnare alle donne a riconquistare la sicurezza del proprio corpo anche attraverso una rinnovata estetica che consente loro di sentirsi maggiormente inserite in un contesto sociale sempre più rivolto all’aspetto fisico.

A disposizione delle pazienti vi sono quindi incontri di psicologia e psicoterapia individuale e di gruppo, incontri di chirurgia per meglio spiegare la metodologia utilizzata per affrontare questa tipologia di interventi, e infine, le estetiste provvederanno a insegnare loro come migliorare il proprio aspetto fisico dal punto di vista del trucco e dell’acconciatura dei capelli. Inoltre nei vari incontri vengono trasmessi tecniche di rilassamento e tutto il supporto del counseling fondamentale nella relazione di aiuto finalizzato alle condizioni di disagio che le pazienti affette da questa problematica affrontano quotidianamente.

Il progetto visto dal dott. Fulvio Leoni responsabile per il Rotary Club Ostia del progetto “Pink Room – Continuare a vivere da protagoniste”

Il dott. Fulvio Leoni, medico ginecologo e ideatore del progetto ha evidenziato che “L’obiettivo della Pink Room, è l’accompagnamento della persona che si è ammalata, non solo durante la diagnosi e le cure mediche e chirurgiche, ma per il tempo necessario alla acquisizione di nuove consapevolezze sulla propria vita”.

Ma cosa significa, per il dott. Fulvio Leoni nello specifico il sostantivo “accompagnamento”?

Significa pensare a percorsi che aiutino queste donne ad aiutarsi, cioè a riscoprire le proprie capacità, le proprie risorse. Noi, abbiamo immaginato un percorso che parte dal corpo, perché noi come esseri umani, non solo “abbiamo un corpo” ma allo stesso tempo “siamo un corpo” ed è proprio  da questo corpo che si deve ripartire per “ri-decidere” per la propria vita, come viverla, con consapevolezze nuove, guadagnate attraversando quel dolore, non rimuovendolo o trasformandolo in ulteriore o altro dolore, perché ciascuna paziente possa ritrovare la voglia di “continuare a vivere da protagonista” la propria vita, nonostante tutto, nonostante la malattia e le difficoltà, non solo fisiche, con cui la malattia impone di fare i conti”.

Insomma uno spazio che il dott. Fulvio Leoni ha prima immaginato e poi dato forma.

Abbiamo ideato questo spazio per facilitare la presa di coscienza del valore che ognuno ha indipendentemente dalla malattia e vivere quest’ultima come una nuova possibilità, di scegliere e ri-decidere che anche e soprattutto nella malattia abbiamo un valore e possiamo prendercene cura” continua Fulvio Leoni “Ci muoveremo sempre più in cordata, come quando ci si arrampica in montagna. Saremo sempre più in cordata con l’Azienda, con il reparto oncologico, con le professionalità che collaborano e che collaboreranno a far funzionare questo servizio, e saremo sempre più in cordata con le donne che sceglieranno di scommettere su questo progetto; perché la vetta, come sappiamo, richiede fatica per essere conquistata, ma quando si arriva alla vetta e la si conquista, aiutandosi, dandosi le mani, proprio come le cordate montane, quella vetta ci spalanca la vita”.

È a quella vetta che si aggancia il metodo Multisetting?

Si, è proprio a quella vetta” continua Fulvio Leoni “alla quale ci si ispira nel metodo multisetting, metodo che è lo strumento principale di questo progetto e che consentirà la “ri-decisione” di ciascuna donna per la propria vita. E in questo contesto lasciatemi ringraziare la dott.ssa Tropea ed il prof. Paluzzi che sono gli ideatori del metodo nonché i direttori della Scuola di Counselling che forma i professionisti che sono chiamati a intervenire in questo progetto”.

Il Rotary Club Ostia nel servizio al territorio

Nella programmatica del 30 luglio u.s. il neo presidente prof. Claudio Miglio ha evidenziato come il Rotary Club Ostia, nella Annualità Rotariana 2021/2022 deve proporre progetti importanti a supporto reale del territorio e quindi per il territorio. Nell’ambito di tale obiettivo, sicuramente è collocabile questo importante progetto che prevede la collaborazione tra pubblico e privato e dunque tra terzo settore e settore pubblico.

Nel suo intervento di ieri, all’evento ha detto “sono molto contento di presenziare la ripartenza della nuova fase del nostro progetto presso l’Ospedale Grassi di Ostia, un ospedale con medici e reparti di eccellenza, anche se, come la storia di Ostia ci insegna, anch’esso è stato ed è tuttora bistrattato e accomunato, talvolta a ospedale di periferia, cosa assolutamente non vera tenuto conto che, per esempio, nel nostro piccolo stiamo portando avanti un progetto di eccellenza rivolto alla cura del corpo e dell’anima di un target molto fragile”. 

Parole importanti, dunque, che hanno commosso anche la platea presente.

“…come ha sottolineato il Direttore Generale della ASL RM3 Marta Branca” ha poi continuato Claudio Miglio “ e tenuto conto della situazione post Covid e delle grandi e profonde ferite sociali oltre che economiche che ha lasciato la pandemia, si rende sempre più fondamentale la collaborazione tra istituzione pubblica e organizzazione privata (Terzo settore) e questo ci consentirà, come Rotary Club Ostia, di avere l’opportunità di essere sempre più presenti sul territorio ostiense restituendo al territorio stesso un servizio importante che speriamo possa in qualche modo essere di grande supporto alle pazienti oncologiche, che nell’ultimo anno hanno visto crescere le difficoltà in maniera esponenziale a causa della pandemia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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