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Roma, allarme UGL: in tanti rischiano di rimanere senza medici di base

Gianluca Giuliano (UGL Sanità): gli abitanti della capitale si vedranno privati, entro la fine del 2022, di circa 250 professionisti ormai prossimi alla pensione. Questo significa che oltre 250.000 romani rischiano di non avere più a disposizione il proprio medico di famiglia

printDi :: 18 maggio 2022 16:37
Roma, allarme UGL: in tanti rischiano di rimanere senza medici di base

(AGR) Roma non è una città per medici di base. “Non è il titolo di un film – commenta il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano – ma l’amara realtà della capitale d'Italia incapace di rispondere alle esigenze primarie dei suoi cittadini. Quello dell’assistenza sanitaria è un tema centrale. Gli abitanti della capitale si vedranno privati, entro la fine del 2022, di circa 250 professionisti ormai prossimi alla pensione. Questo sta a significare - prosegue il sindacalista - che oltre 250.000 romani rischiano di non avere più a disposizione il proprio medico di famiglia perdendo così un punto di riferimento essenziale della quotidianità.

Lo stato della sanità di questa città e questa regione è prossimo al collasso totale. Ai Pronto Soccorso trasformati in gironi danteschi con ambulanze che attendono ore se non giorni per scaricare i pazienti, agli incidenti che con una continuità preoccupante vedono coinvolti gli equipaggi delle vetture dell’emergenza-urgenza va ad aggiungersi ora questo dato inquietante. Sentire l’Assessore alla Salute D’Amato proporre di aumentare il bacino di pazienti in carico a un singolo medico di base di 1.800 unità o di far rimanere in servizio i professionisti che avrebbero maturato il diritto per andare in pensione sa tanto di gesto della disperazione in assenza di programmazione e di investimenti.

 
Un proverbio recita che spesso la toppa è peggio del buco. E mai come in questo caso si mostra calzante. Che futuro attende quindi la sanità romana e del Lazio? Chiediamo da tempo con insistenza che le professioni sanitarie tornino ad essere attrattive così da convincere i giovani a sceglierle nel proprio percorso di studi e a formare le schiere di operatori del domani. Il covid non è sconfitto, l’assistenza primaria e la prevenzione sono ormai un miraggio. Così affondano, zavorrate dal peso di una gestione scellerata, la sanità romana e quella laziale” conclude Giuliano.

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Gianluca Giuliano UGL

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