Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Epilessia e Scuola: al via il primo tavolo nazionale

I numeri dell'epilessia: oltre 50 mila minori convivono con la malattia, il 60% dei casi esordisce in età pediatrica, in particolare nel primo anno di vita, solo il 64% degli insegnanti ha una formazione adeguata. Dal tavolo: “Serve più formazione e sbloccare una legge ferma da anni in Senato”

printDi :: 13 giugno 2025 21:57
Luca Marrelli, Paola Luoni, Elisa Costantini e Giulia Caffarelli.

Luca Marrelli, Paola Luoni, Elisa Costantini e Giulia Caffarelli.

(AGR) di Donatella Gimigliano

Si è tenuta presso il Palazzo della Regione Lombardia la conferenza “Scuola ed Epilessia”, un incontro istituzionale e operativo che ha segnato l’avvio del primo tavolo nazionale dedicato a un tema ancora troppo spesso ignorato: l’inclusione scolastica dei bambini e ragazzi affetti da epilessia.Promossa dal Consigliere regionale Luca Marrelli con il supporto della Fondazione Boscacci ETS, la conferenza ha messo al centro la necessità urgente di un intervento legislativo e culturale che garantisca pieno accesso all’istruzione per chi convive con questa patologia neurologica.

 
“L’obiettivo è chiaro: far arrivare al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, la richiesta di colmare i vuoti normativi e strutturali che oggi penalizzano migliaia di studenti” – ha dichiarato Fabio Boscacci, presidente della Fondazione.

Un’urgenza ignorata da anni

A sottolineare il vuoto legislativo è intervenuta l’On. Simona Loizzo, dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera, collegata in diretta da Montecitorio: “Da anni esiste un Disegno di Legge sull’epilessia, ma giace fermo in Senato. È ora di sbloccarlo e trasformarlo in azione concreta”.

Anche l’Avv. Giulio Gallera, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Speciale PNRR, ha ribadito il sostegno al DDL, auspicando un confronto con esperti clinici per una proposta realmente attuabile.

Numeri allarmanti e formazione carente

Il quadro epidemiologico tracciato da Elisa Costantini di Deloitte Consulting è chiaro:

- Oltre 50.000 minori in Italia convivono con l’epilessia.

- Circa il 60% dei casi esordisce in età pediatrica, con un picco nel primo anno di vita.

- Solo il 64% degli insegnanti ha ricevuto una formazione adeguata per gestire le crisi epilettiche in classe.

Il Professor Angelo Labate, Coordinatore del Gruppo Epilessia della SIN – Società Italiana di Neurologia – ha denunciato lo stigma ancora fortemente presente e la cronica mancanza di investimenti nella formazione degli operatori scolastici.

Il peso sulle famiglie

La gestione quotidiana della patologia ricade in gran parte sulle famiglie. “Le spese annuali per i pazienti con epilessia farmaco-resistente possono arrivare a 4.700 euro, senza contare i costi indiretti legati alla mancata produttività dei genitori” – ha evidenziato Costantini.

Cosa chiedono i professionisti

Massimo Scaccabarozzi, Direttore di On Radar (Fondazione Menarini) ed ex presidente di Farmindustria, ha sottolineato l’urgenza di autorizzare la somministrazione dei farmaci a scuola, prevedendo una formazione specifica per il personale.

Anche Paola Luoni, docente e coordinatrice didattica, ha richiamato l’attenzione su un paradosso normativo: “Non esiste oggi una normativa che tuteli davvero né gli studenti con epilessia né gli insegnanti chiamati a intervenire durante una crisi”.

Ha poi invitato le famiglie a una comunicazione tempestiva con la scuola: solo così si possono evitare situazioni di rischio e garantire piena inclusione, anche nelle attività extracurricolari come le gite scolastiche.

Il tavolo “Scuola ed Epilessia” si è aperto con una promessa: trasformare le parole in azioni concrete, affinché nessun bambino sia lasciato indietro per una patologia che può – e deve – essere compresa, gestita e inclusa.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE