Pallanuoto femminile, la SIS Roma rilancia la sfida per la prossima stagione
Marco Capanna, il coach: “E’ stata una stagione che ha dato tante cose positive, a partire dal secondo successo consecutivo in Coppa Italia, adesso è il momento di fare un’analisi dei risultati raggiunti per ripartire da quanto di buono abbiamo fatto, per tentare di nuovo l’assalto allo scudetto”


SIS Roma il coach Marco Capanna
(AGR) La SIS Roma rilancia la sfida. La sconfitta di Catania che ha consegnato lo scudetto della pallanuoto femminile all’Ekipe Orizzonte, ha confermato i passi avanti compiuti dal team giallorosso, un gap che si è ridotto molto e che la società sta lavorando per ridurre ulteriormente. “Ha vinto lo scudetto la squadra che ha meritato di più – riconosce Marco Capanna - Sicuramente c’è delusione sportiva , forte , per la convinzione con la quale volevamo provarci. Sapevamo che era difficile. In questa partita si doveva rimanere più incollati possibili al risultato ed evitare quegli errori difensivi che abbiamo pagato, ma soprattutto, con gli errori compiuti in fase offensiva, siamo apparsi “leggeri”, prevedibili e timorosi. Peccato per come sia andata a finire, la parola giusta per spiegare e riassumere tutta la nostra delusione”.
Archiviata la stagione 2024/2025 con un secondo posto in campionato, una Coppa Italia vinta a Torino (battendo in finale proprio l’Ekipe Orizzonte) ed un buon girone di Champions League, è tempo di programmare la nuova avventura, fissando gli obiettivi.
E’ stata una stagione faticosa e c’erano tante incognite alle quali abbiamo trovato le giuste risposte. Abbiamo avuto alti e bassi ma siamo stati competitivi in tutte le partite ed abbiamo affrontato squadre di assoluto livello.
Personalmente ringrazio queste ragazze per la crescita come atlete e persone , rara e continua, a volte emozionante…. - continua il coach delle romane – ma abbiamo anche evidenziato qualche limite che per il livello in cui siamo diventa forse più grande. Abbiamo lavorato facendo tanta autocritica, anche a livello personale e la risposta è stata che siamo arrivati a disputare una finalissima ad altissimo livello ma che ci ha fatto rendere conto che forse manca ancora qualcosa. Dobbiamo ripartire da qui, da tutto quello che di positivo abbiamo fatto con la convinzione di migliorare ancora e diventare più forti e più maturi, perché abbiamo davvero voglia di andarci a prendere quel qualcosa in più che meritiamo.
Non è stata una stagione negativa, in fondo, dovevamo davvero fare poco di più per restare in partita fino alla fine.
Per tutto questo, ringrazio il mio staff , la società , in primis il presidente Flavio Giustolisi che affida da tempo la sua passione al sottoscritto ed anche tantissime persone, tecnici e dirigenti che con il loro impegno hanno contribuito al raggiungimento delle tante cose positive di questa stagione, uomini e donne che spesso non sono menzionati o in prima linea, ma per quello che fanno sono indispensabili spesso più dell’allenatore. Su tutti, volevo menzionare Gabriele Giustolisi un ragazzo speciale, di caratura e competenza, che è un onore avere al mio fianco ogni giorno e che è fondamentale in panchina. Ora continuiamo il lavoro con le giovanili, parte fondamentale della nostra società, anche perché tante “promesse” dovranno fare un salto di qualità per essere ancora più pronte nella prossima stagione della SIS Roma”.