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Bracciano, forzano un posto di blocco, arrestato dopo un inseguimento albanese di 26anni, recuperata argenteria e 250 kg. di formaggi

Dopo un inseguimento tra le strade di Bracciano, due uomini, abbandonato il mezzo, hanno cercato di fuggire. I militari hanno bloccato un albanese di 26anni, nell'auto c'erano diversi pezzi d'argenteria e prodotti caseari per un valore di circa 6 mila euro

printDi :: 21 marzo 2024 16:23
Bracciano, forzano un posto di blocco, arrestato dopo un inseguimento albanese di 26anni, recuperata argenteria e 250 kg. di formaggi

(AGR) Nella notte del 18 marzo scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bracciano hanno intercettato un’auto proveniente da Manziana e diretta a Bracciano. Gli occupanti del mezzo, vista la pattuglia, hanno cercato di dileguarsi, forzando un posto di controllo. Ne è scaturito un inseguimento tra le strade del Comune di Bracciano, al termine del quale due uomini, abbandonato il mezzo, hanno cercato di far perdere le proprie tracce tra le campagne dell’area di Castel Giuliano.

I Carabinieri però sono riusciti a fermare un cittadino albanese, di 26 anni, e lo hanno arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Perquisita l’auto su cui viaggiavano, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato diversi pezzi di argenteria e 250 kg di prodotti caseari, asportati la sera del 17 marzo scorso da un’impresa presente a Canale Monterano.

 
Il valore dei prodotti si aggira intorno ai 6.000 euro, che è stata restituita al legittimo proprietario. Pertanto, per questo motivo, il 26enne, è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione, mentre sono in corso le operazioni per l’individuazione del possessore dell’argenteria.L’arresto si inserisce in un contesto più ampio di servizi volti al contrasto del fenomeno dei reati predatori, in particolar modo quello dei furti in abitazione.

Il Tribunale di Tivoli ha convalidato l’arresto. Sono tutt’ora in corso le operazioni utili all’individuazione del complice.

Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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