Ostia, poca "politica" al confronto con i balneari

Il Presidente Renato Papagni si rivolge ad una platea composta da rappresentanze politiche in parte, in maggioranza imprenditori balneari e addetti ai lavori, evidenziando come solo uno dei candidati sindaci, Di Stefano di Casapound, si sia presentato al confronto elettorale. Sono presenti anche Monica Picca in rappresentanza di Giorgia Meloni, Fabiola Anitori, candidata al Consiglio Comunale per Roma Popolare, Luciano Ciocchetti in corsa con i Riformisti moderati e Massimiliano Metalli per Forza Italia.
L’assenza politica amplifica in modo evidente la mancanza di un reale progetto turistico per il Mare della Capitale. “ Era questo il motivo – sostiene Papagni – per il quale è stato organizzato questo incontro, ovvero conoscere quale sia la nuova visione di città di questa parte di Roma che potrebbe vivere di turismo, tra scavi archeologici, mare, macchia mediterranea, biodiversità marina, nonché il pregiato patrimonio dunale”.
“Le verifiche negli impianti balneari di Ostia sono state effettuate ed ora restiamo in attesa degli esiti. Però, vorremmo dire, che se si dovessero applicare gli stessi controlli su tutte le coste italiane, emergerebbero gli stessi problemi, che sono figli dell’incertezza normativa....– ha spiegato Papagni: regolata da sette codici che vanno a sommarsi alle modalità per richiedere le documentazioni necessarie, tutta l’Italia balneare si trova nelle stesse condizioni di Ostia. il Lungomuro? Lo vorremo abbattere anche noi,ma l’Amministrazione non ce lo permette”.