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Roma, due ragazze come "esche" per adescare la vittima, poi all'appuntamento sono in quattro e lo rapinano

Era stato tutto architettato: dalle esche, alla scelta dell’uomo da adescare, all’appuntamento al parco della Caffarella due giorni dopo. All’incontro c'erano anche due ragazzi, che lo hanno circondato, picchiato e, minacciandolo con un coltello, rapinato di 500 euro. Arrestati dalla Poli

printDi :: 10 maggio 2025 11:51
Polizia le volanti intervenute

Polizia le volanti intervenute

(AGR) Un appuntamento concordato con due belle ragazze conosciute due giorni prima, poi l’aggressione degenerata in rapina: è lo schema andato in scena nella zona sud-est della Capitale e spezzato dalla Polizia di Stato che, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di quattro custodie cautelari in carcere.

Tutto è iniziato da un incontro apparentemente casuale tra la vittima e due belle ragazze in un fast food. “Dietro le quinte”, in realtà, era stato tutto architettato in ogni dettaglio: dalle esche, alla scelta dell’uomo da adescare, all’appuntamento al parco della Caffarella due giorni dopo.

 
All’incontro, però, si sono presentati anche altri due ragazzi, che lo hanno circondato, picchiato e, minacciandolo con un coltello, rapinato di 500 euro.

Oltre al danno economico, la vittima avrebbe altresì riportato una frattura delle ossa nasali.

Una volta dimessa, si era poi presentata al Commissariato Appio per sporgere denuncia di quanto accaduto, fornendo una lucida ricostruzione dei fatti, accompagnata da una dettagliata descrizione dei presunti responsabili.

Mentre gli uomini di via Botero, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, stringevano il cerchio intorno a quattro persone sospette, si è presentato in commissariato un ventenne per denunciare una rapina da lui subita in piena notte. Le analogie emerse con il precedente reato, in particolare le descrizioni dei presunti autori e dell’arma usata, hanno convito gli inquirenti ad unificare le indagini.

Al termine degli accertamenti, sono state individuate quattro persone: le due ragazze, che avevano funto da “esca” in occasione del primo episodio, un ragazzo di 19anni, concorrente nello stesso reato, ed un 24enne di origini romene, che sarebbe stato il protagonista in negativo di entrambe le rapine.

L’autorità giudiziaria competente, accolta la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica all’esito delle indagini condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Appio, ha emesso un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare per i quattro gravemente indiziati del reato di rapina.Sono stati gli stessi agenti della Polizia di Stato a rintracciare gli indagati e ad eseguire il provvedimento.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino ad un accertamento definitivo con sentenza di condanna.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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