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Ostia, giù le mani dall'area dell'ex-DoReMi....diverto, mobilitazione delle famiglie

Il flash mob organizzato dal M5S municipale, è stata una protesta pacifica e sopratutto propositiva e comunque i manifestanti hanno ribadito che in quell’area, così come già previsto, venga ricostruita una nuova scuola materna a disposizione del quartiere

printDi :: 22 gennaio 2022 18:47
flash mob dinanzi  ex-scuola

flash mob dinanzi ex-scuola

(AGR) La prima manifestazione di protesta dell’era Falconi si è svolta questa mattina in via cozza, dinanzi al cancello dove sorgeva la scuola materna “Do Re Mi diverto” distrutta da un incendio, per la quale, invece della ricostruzione, è stata ventilata una diversa destinazione dalla nuova maggioranza. Al flash mob organizzato dal M5S municipale hanno partecipato decine di persone. E’ stata una protesta pacifica e sopratutto propositiva e comunque i manifestanti hanno ribadito che in quell’area, così come previsto, venga ricostruita una nuova scuola materna. Alessandro Ieva capogruppo M5S, ha spiegato le ragioni della mobilitazione civica: “ Il presidente Mario Falc0oni ha affermato che nell’area dietro alla Colonia Vittorio Emanuele III, nel terreno dove sorgeva la scuola DoReMi… diverto si realizzerà un vecchio progetto per la Caritas.

Il Presidente non sapeva e non è stato informato – continua Ieva - delle tante lotte sono state fatte dai cittadini per riavere la scuola materna andata distrutta, e che grazie ai finanziamenti 1 milione e mezzo di euro ottenuti dalla nostra Amministrazione sono stati già appaltati i lavori per la sua ricostruzione. E non è a conoscenza, inoltre, che prima ancora, la collettività ha visto "sparire" più di 4 mln di euro con le precedenti Amministrazioni, tra progetti, somme urgenze, bonifiche e assegnazioni fantasma. Per quei fatti ancora è in atto un procedimento presso la Procura, attivato a suo tempo dai genitori.

Il tutto per un totale di circa 6 mln di euro andati in fumo lasciando il quartiere senza scuola d'infanzia a tempo pieno di cui ne ha avuto e ne avrà sempre necessità. Il problema della Caritas è sicuramente da risolvere, ma la soluzione non sarà certo da ricercare in quell’area”.

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