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Lazio, stop alla “tagliola” sui diesel: la Giunta Rocca rimodula le limitazioni al traffico

Approvata la delibera che consente misure alternative al blocco degli Euro 4 ed Euro 5 a Roma: «Soluzione realistica che tutela ambiente e cittadini». Palazzo: «Scelta sostenibile ed equa»

printDi :: 31 ottobre 2025 15:27
Francesco ROCCA - Presidente della Regione Lazio

Francesco ROCCA - Presidente della Regione Lazio

(AGR) La Regione Lazio evita il blocco generalizzato dei veicoli diesel Euro 4 ed Euro 5 nel territorio di Roma Capitale. La decisione arriva con l’approvazione della delibera proposta dall’assessore all’Ambiente, Elena Palazzo, in vigore dal 1° novembre 2025, che consente ai Comuni di adottare misure alternative purché di pari efficacia dal punto di vista ambientale.

Si tratta di un cambio di rotta rispetto al piano originario elaborato dalla precedente amministrazione regionale guidata da Nicola Zingaretti, che prevedeva il blocco totale dei mezzi più inquinanti.

 
«Con questa delibera abbiamo scelto la via del realismo e della responsabilità. Abbiamo ascoltato i cittadini, le imprese, gli amministratori locali e abbiamo trovato una soluzione che tutela la salute e l’ambiente senza penalizzare ingiustamente chi ogni giorno deve spostarsi per lavoro, studio o necessità», ha dichiarato il presidente Francesco Rocca.

Il governatore ha poi evidenziato la necessità di evitare provvedimenti punitivi, concentrandosi invece su interventi efficaci e sostenibili:
«Il Lazio dimostra che è possibile coniugare sostenibilità e buon senso: non servono misure punitive, ma azioni concrete che migliorino davvero la qualità dell’aria e la vita delle persone».

La nuova impostazione del Piano Regionale della Qualità dell’Aria, aggiornato nei mesi scorsi, consente ai Comuni — e in primis a Roma Capitale — di adottare misure differenti dal blocco totale del traffico, purché sostenute da evidenze tecniche e scientifiche sull’efficacia ambientale.

La Regione, nella delibera, chiarisce che strumenti come Move-in o sistemi di accesso in deroga non sono considerati misure compensative idonee.

«La Regione Lazio ha scelto la strada del buonsenso: tutelare la qualità dell’aria, ma farlo in modo realistico, sostenibile e socialmente equo», ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Elena Palazzo.
«Evitare blocchi generalizzati non significa rinunciare alla tutela ambientale, ma scegliere soluzioni più efficaci e condivise, basate su responsabilità, tecnologia e incentivi, senza chiedere inutili sacrifici economici».

La rimodulazione si inserisce nel quadro dell’Accordo Integrativo siglato tra il ministero dell’Ambiente (Mase) e la Regione Lazio, approvato il 13 febbraio 2025.
Il piano punta sulla riduzione degli inquinanti nelle aree critiche, come Roma e la Valle del Sacco, dove si registrano superamenti di PM10, PM2.5 e NO₂.

Ripartizione dei fondi:

  • 10 milioni per la sostituzione di veicoli commerciali
  • 10 milioni per infrastrutture ciclo-pedonali
  • 4 milioni per la sostituzione di generatori a biomassa sotto le 4 stelle
  • 1 milione per informazione e sensibilizzazione

«Questo piano si inserisce in una strategia ampia e concreta di contrasto all’inquinamento atmosferico, che unisce investimenti, incentivi e azioni educative», ribadisce Palazzo.

La Regione monitorerà l’efficacia delle misure in collaborazione con Arpa Lazio e i Comuni, per valutare eventuali adeguamenti del piano.

Con questa delibera, il Lazio tenta di bilanciare la tutela ambientale con le esigenze sociali ed economiche, puntando su interventi mirati e pianificati anziché su blocchi indiscriminati.

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