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Acquisti auto elettrica, si va verso una rimodulazione degli incentivi

Il viceMinistro Valentini (Mimit): gli incentivi per auto elettrica sono stati poco usati, valutiamo modifiche. Sarà prioritario sostenere la domanda (persone meno abienti) ma anche l'offerta, privilegiando la produzione nazionale.

printDi :: 23 maggio 2023 17:55
Acquisti auto elettrica, si va verso una rimodulazione degli incentivi

(AGR) Gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche non hanno avuto molto successo e il governo valuta una rimodulazione. Lo ha detto il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, rispondendo al question time in X Commissione a una domanda dell'onorevole Squeri. Valentini ha ricordato che il Dpcm 6 aprile 2022 ha definito per il triennio 2022-2024 gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti, stanziando a tale scopo 1 miliardo e 830 milioni di euro (ossia 610 milioni annui nel periodo che va dal 2022 al 2024). Inoltre, sono stati stanziati circa 40 milioni di euro annui per il periodo 2022-2024 per incentivare le infrastrutture di ricarica per gli utenti domestici.

Però "la risposta del mercato è stata eterogenea: sull'endotermica a bassa emissione sono stati in breve tempo utilizzati tutti gli incentivi messi a disposizione, mentre gli incentivi sull'elettrico puro non hanno avuto un buon riscontro. Nel 2022 sono rimaste inutilizzate, appunto, sull'elettrico, risorse circa 130 milioni di euro. Per quanto riguarda il 2023, i 150 milioni per l'acquisto di autoveicoli con motore endotermico e consumo medio di CO2 fra 61 e 135 grammi per chilometro sono terminati in poche settimane, mentre dei 425 milioni complessivamente stanziati per le auto elettriche e ibride sono stati, ad oggi, utilizzati soltanto 33 milioni, meno dell’8%.

Attualmente, dunque, è in corso un monitoraggio sul tiraggio delle misure in essere, con riferimento agli stanziamenti 2022 e 2023, in vista di possibili interventi normativi. Nell’ottica di sostenere l’acquisto di auto a più basse emissioni, si condivide, infatti, la necessità di rimodulare gli incentivi esistenti" per "sostenere il lato della domanda (anche prevedendo sostegni per le persone meno abbienti a rottamare la vecchia auto e acquistarne una ecologicamente più sostenibile) e anche l’offerta (gli incentivi dovranno andare sempre più a beneficio della produzione nazionale)".

"In tale ottica, sarà valutata ogni soluzione utile ad assicurare una transizione del comparto efficace e sostenibile sotto il profilo economico e sociale, alla luce del principio di neutralità tecnologica e dell’esito del confronto in sede europea per la rimodulazione delle risorse derivanti da PNRR, Repower EU e Fondo di coesione", ha concluso Valentini.

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