Anna Maria Tonini
L'artista si racconta

Annamaria Tonini PH: Lorenzo Cipullo
(AGR) Quando è iniziata la tua passione per la musica?
La mia passione è iniziata all’età di 8 anni. Su indicazione dei miei genitori ho cominciato a studiare pianoforte, come già avevano fatto i miei fratelli. È stato l’inizio di un percorso che non si è più fermato.
Sì. Ho iniziato con il pianoforte, poi a 18 anni, con i miei risparmi, ho acquistato una batteria e ho iniziato a suonarla. Successivamente sono passata alla chitarra e in quegli anni suonavo insieme ad alcuni amici. Negli anni seguenti ho intrapreso anche lo studio del basso e del violino.
Lo strumento a cui sei più affezionata?
Lo strumento che suono tuttora è il basso, che amo molto perché è quello che coordina e unisce tutti gli altri. Ma sono anche molto legata al violino.
Come nascono le tue canzoni?
Scrivo canzoni da sempre, soprattutto in alcuni periodi in cui la creatività fluisce in modo più intenso. Cerco di memorizzare tutto ciò che nasce in quei momenti, per poi passare successivamente alla fase di registrazione.
Oltre a suonare, segui anche la composizione?
Sì, oltre alla pratica strumentale ho sempre seguito anche la parte teorica.
Attualmente sto studiando composizione, una disciplina fondamentale che insegna come strutturare e costruire una canzone.
Hai altro da raccontare inerente alla musica?
Nel corso degli anni ho scritto per un mensile della mia città, intervistando musicisti locali e anche artisti internazionali. Successivamente ho avviato un progetto legato alla divulgazione musicale, continuando a raccontare questo mondo da diverse prospettive.
Di cosa ti occupi professionalmente?
Insieme ai miei fratelli porto avanti l’azienda di famiglia “Roberta Tonini”, un’impresa di abbigliamento sportivo fondata da mio padre nel 1964 e riconosciuta nel 2024 come azienda storica.
Cosa vorresti dire ai giovani che oggi suonano?
Di continuare nel loro percorso musicale, perché con il tempo arriveranno molte soddisfazioni.
La musica per te cos’è?
È un mondo in cui si esprime tutta la persona. È una vera e propria medicina.
C’è qualcosa che vorresti dire a chi si occupa di musica?
Di ascoltare molto, qualsiasi cantante o cantautore, non solo quelli che raggiungono grandi numeri o molti follower. Quelle non sono sempre le vere canzoni.
















