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Roma, IX Congresso Mondiale del Turismo, Italia...guida di bellezza e spiritualità nel mondo

Biagio Maimone, Coordinatore per l'Italia della Rete Mondiale: "Turismo Religioso cammino di fede e di cura secondo la Dottrina Sociale della Chiesa", in occasione del IX Congresso Mondiale del Turismo. Il Turismo religioso coniuga dimensione spirituale, sociale e missionaria

printDi :: 18 ottobre 2025 20:16
Roma, IX Congresso Mondiale del Turismo, Italia...guida di bellezza e spiritualità nel mondo

(AGR) Si sta svolgendo a Roma, città custode della cristianità e faro di fede per l’intera umanità, l’IX Congresso Mondiale del Turismo, dal titolo “Il Turismo Porta dell’Evangelizzazione”. L’evento, di particolare rilievo e solennità, è inserito nel Calendario ufficiale del Giubileo ed è promosso dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport della CEI, su richiesta del Dicastero per l’Evangelizzazione.

Il Congresso, iniziato giovedì 16 ottobre, si concluderà domani domenica 19 ottobre. Biagio Maimone, neo Coordinatore per l’Italia della Rete Mondiale del Turismo Religioso (RMTR) – www.tourismandsocietytt.com/red-mundial-turismo-religioso – e Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, ha dichiarato in una sua recente riflessione che esiste un nesso profondo e indissolubile tra turismo ed evangelizzazione.
Secondo Maimone, mai come oggi l’umanità, segnata dalle ferite delle guerre, delle ingiustizie e delle divisioni, avverte l’urgenza di ricostruire se stessa nella fraternità e nella pace.Il turismo, aprendosi come ponte tra i popoli, si configura come strumento privilegiato di dialogo, comprensione reciproca e riconciliazione.

 
"In particolare,- spiega Maimone - il turismo religioso, che muove i cuori verso i luoghi della fede, si rivela via straordinaria di evangelizzazione e di pace, poiché apre gli animi, li dispone al rispetto delle differenze e li rende costruttori di fraternità e di unità tra comunità diverse. Attraverso esperienze fondate sulla solidarietà, sulla custodia della vita, sull’amore per il creato e sulla ricerca spirituale, l’umanità può rinascere trasformando le divisioni in armonia e riconoscendo la propria responsabilità verso ogni fratello, guardando al futuro con speranza e con un rinnovato senso di unità che illumina la terra.
Il mandato di Cristo “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” fonda la missione universale della Chiesa.Papa Leone XIV, raccogliendo la tradizione missionaria, ha ribadito con forza che l’opera evangelizzatrice della Chiesa consiste non solo nell’annunciare Cristo con le parole, ma anche nel rendere visibile la Sua luce nella vita sociale, politica e culturale dei popoli.Nell’enciclica Rerum Novarum del 1891, Leone XIII sottolineava che è dovere solenne della Chiesa intervenire in materia sociale, poiché appartiene alla sua missione annunciare Cristo e difendere la dignità dei poveri e degli umili.La missione evangelizzatrice - continua Maimone -  e la promozione della giustizia sociale non sono realtà separate, ma due volti della stessa fedeltà al Vangelo che illumina la vita degli uomini.

Il turismo religioso fa proprie tali istanze, comunicandole attraverso la sua azione concreta.
La Dottrina Sociale della Chiesa, nata come sviluppo organico della missione evangelizzatrice, diventa guida luminosa del turismo religioso in quanto cammino di fede e di promozione umana.
Essa non è un insieme di principi teorici, ma vie concrete di santità e di trasformazione del mondo, fondate su valori come la dignità inviolabile della persona umana, il bene comune, la solidarietà, la sussidiarietà e la cura del creato, dovere sacro di proteggere la casa comune affidata da Dio.

Il turismo religioso accoglie anche l’affermazione di Papa Leone XIII secondo cui il Vangelo non sopprime nulla di ciò che è buono nelle culture e nelle società, ma tutto innalza, nobilita e perfeziona.
Vissuto alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, il turismo religioso diventa dunque via privilegiata di evangelizzazione, perché incarna i principi del Vangelo e li rende visibili nella vita quotidiana dei popoli: educa al rispetto della dignità umana, promuove il bene comune, valorizza i territori e le culture locali, genera solidarietà, incoraggia la sussidiarietà e sostiene le comunità ospitanti.

Esso è anche scuola di custodia del creato, che invita a contemplare la bellezza del mondo come dono di Dio, trasformando il viaggio in un pellegrinaggio interiore e in un atto di responsabilità sociale.
In tal modo il turismo religioso coniuga dimensione spirituale, sociale e missionaria, dimostrando che il Vangelo non rimane confinato nei templi ma si diffonde lungo le strade del mondo, illuminando ogni ambito della vita umana.

Chi opera nel turismo religioso è chiamato a vivere questi principi con spirito missionario, condividendo la quotidianità con le persone incontrate, testimoniando con la vita la verità del Vangelo e compiendo gesti di carità, giustizia e servizio ai più deboli.
Così il turismo religioso diventa espressione viva di una Chiesa missionaria ed evangelizzatrice, una Chiesa che non si limita a predicare ma si incarna tra gli uomini, che non separa la fede dalla vita e che affronta con coraggio le sfide sociali per testimoniare la forza trasformante del Vangelo.
Come ricordava Papa Leone XIII, “non è sufficiente predicare la verità: occorre incarnarla nelle opere affinché il mondo creda”.

In un mondo attraversato da conflitti e smarrimenti, il turismo religioso appare come via di riconciliazione, strumento di fraternità e seme di speranza.
Unisce i popoli, educa al rispetto, apre alla pace universale e rende visibile la luce di Cristo nel cuore delle culture e delle nazioni, testimoniando che missione evangelizzatrice e dottrina sociale non sono due percorsi distinti, ma un unico cammino che conduce a Cristo e trasfigura la storia.

L’Italia, cuore pulsante del Turismo Religioso e del Turismo dell’Anima

L’Italia, con le sue bellezze, la sua storia e la sua profonda religiosità, richiama milioni di turisti ogni anno.
Le chiese, gli affreschi, le sculture e ogni altra opera d’arte testimoniano da secoli un vigoroso sentimento di fede diffuso nella popolazione.
Anche le opere letterarie di autori come Alessandro Manzoni sono espressione di una profonda fede cristiana.
Le nostre città irradiano una cultura religiosa forte e viva, e per questo l’Italia rappresenta un baluardo prezioso e insostituibile per la diffusione del turismo religioso, che consente di accedere ai tesori spirituali e artistici generati dalla fede.
Il turismo religioso può essere definito come “Turismo dell’Anima”, poiché veicola la cultura della bellezza, dello spirito e dei valori morali ed estetici.
Favorire questa forma di turismo significa avvicinarsi alla bellezza che Dio ha donato all’uomo, manifestazione della Sua presenza nel creato e nella storia.
Papa Francesco, nell’enciclica Laudato Si’, pone in luce l’incontro con la natura come momento altamente spirituale, capace di cogliere in essa la presenza di Dio.
Allo stesso modo, Papa Leone XIV ricorda che la missione cristiana include l’impegno concreto a favore dell’uomo e del suo habitat.
Il turismo religioso è quindi autentico Turismo dell’Anima, perché non si limita a condurre l’uomo nei luoghi sacri, ma lo eleva interiormente, lo ricolma di bellezza e lo guida a riscoprire lo spirito e i valori morali.
Come ricordato da Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, “la bellezza del creato e il patrimonio culturale educano a leggere i segni della sapienza di Dio”.
Il turismo diventa così occasione di crescita, incontro e conoscenza reciproca, invitando ciascuno a prendersi cura della casa comune.
L’Italia, culla della cristianità e terra che racchiude nel suo patrimonio artistico e spirituale le tracce più luminose della fede, è oggi il cuore pulsante del turismo religioso mondiale.
Nessun altro Paese al mondo può vantare una tale concentrazione di santuari, basiliche, cammini di pellegrinaggio, opere d’arte e testimonianze di fede viva.
Il Turismo dell’Anima trova nella nostra nazione la sua più alta espressione, poiché l’Italia sa coniugare la bellezza del creato con la spiritualità dell’uomo, trasformando ogni viaggio in un’esperienza di rinascita interiore.
Promuovere il turismo religioso significa, per l’Italia, promuovere la propria identità più autentica, quella di un popolo che ha saputo tradurre la fede in arte, accoglienza, fraternità e dialogo universale.
L’Italia è e resta il faro del turismo religioso nel mondo, chiamata a guidare, con il suo esempio di bellezza e spiritualità, il cammino dell’umanità verso la pace, la fraternità e la speranza.

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