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Roma, al cinema Don Bosco, il 26 maggio arriva il film "n-Ego" di Eleonora Danco

Il film dal linguaggio tragicomico, visivo, e spiazzante porta sul grande schermo la vita di persone scelte dalla strada che diventano attori della loro vita,  storie  diverse tra di loro, portate sullo schermo con coraggio e con momenti drammatici e commoventi come non si e’ mai visto in Italia

printDi :: 25 maggio 2025 16:46
n-Ego locandina film

n-Ego locandina film

(AGR) Torna a Roma, domani, lunedì 26 maggio ore 21.00 al Cinema Don Bosco,  dopo la presentazione in Concorso ufficiale alla 42a edizione del Torino Film Festival, n-Ego, opera seconda di e con Eleonora Danco, che vede l’amichevole partecipazione di Elio Germano, Filippo Timi, Antonio Banno’ Luca Gallone, Federico Majorana, Beatrice Bartoni. Alla proiezione sarà presente la regista e interprete Eleonora Danco che nelle vie di Roma e di Terracina ha girato molte scene del film.

Il film, distribuito da Lo Scrittoio, è prodotto da Ines Vasiljević e Stefano Sardo per Nightswim, co-prodotto da Jean Bréhat e Fabrizio Mosca per Tessalit Productions, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di Mic - Ministero Della Cultura e di Lazio Cinema International. Il calendario di proiezioni, iniziate con l’uscita in sala del 5 maggio scorso al cinema Troisi di Roma (andata sold out) e proseguite al cinema Delle Provincie, sempre a Roma, va arricchendosi di giorno in giorno di nuove date. Il film sta girando in un tour con programmazione a Milano e in  proiezione nelle prossima date a Napoli, Bari, Latina, Salerno, Torino, Ancona, Palermo e Catania e Firenze.

 
N-Ego secondo film di Eleonora Danco che sta ottenendo un grande riscontro di pubblico e critica , e che sta riuscendo a portare in sala i giovani.

Presentato in concorso all’ultimo film Festival di Torino, N-EGO vanta anche i camei di Elio  Germano e Filippo Timi. Il film dal linguaggio tragicomico, visivo, e spiazzante porta sul grande schermo la vita di persone scelte dalla strada che diventano attori della loro vita,  storie  diverse tra di loro, portate sullo schermo con un coraggio un divertimento e  con momenti drammatici e commoventi come non si e’ forse mai visto in Italia. Un linguaggio personale,  un montaggio che passa dall’alto al basso delle emozioni, ambientato in luoghi di spiazzante bellezza tra scorci inediti di Roma e la costa laziale, tra Sperlonga  e Terracina. Un film che fa divertire e riflettere su noi stessi sul rapporto con la vita, con il sogno e con la lotta che tutti facciamo ogni giorno per affermare noi stessi.

Una novità anche a livello di scrittura dove si passa dal linguaggio crudo e diretto della vita Adulta o sognante e ingenuo, divertente fino alle lacrime che sono anche di commozione, e che riesce a raccontare la parte fanciullesca della vita. Le esperienze dei personaggi le loro epifanie, diventano le esperienze di tutti noi, dove in tanti si potranno riconoscere. Ed è quello che sta succedendo in sala, dove lo spettatore rivede se stesso in personaggi diversissimi. I testi tragicomici recitati dal personaggio della  regista in crisi creativa e psicologica, (interpretata dalla stessa Eleonora Danco) che vive attaccata ad una barattolo di sonnifero, con una calza sul volto , un costume simbolico che rispecchia la confusione di tanti,  ispirato ai manichini di Giorgio De Chirico.

La sceneggiatura è poetica,  sono stati d’animo visivi che si fondono con le immagini e le bellissime musiche scelte da Marco Tecce che avvolgono lo spettatore e lo trasportano in una un’altra condizione. Una danza in cui perdiamo il controllo, tuffandoci nelle immagini sempre diverse inaspettate che compongono il film con la bellissima fotografia di Martina Cocco.  Un film politico che porta in primo piano la vita vera, senza fronzoli e senza giudizio, dove quelli che emergono con più impatto sono proprio gli ultimi, quelli a cui nessuno guarda più. Un viaggio  nella bellezza della vita, sull’umanità e sulla incredibile fantasia e originalità in cui trasporta lo spettatore, che segue il film come raramente succede  al cinema.  Storie semplici e sorprendenti   dei personaggi scelti dalla strada che stanno divertendo e commuovendo il pubblico. 

Così nelle note di regia: “Tutti siamo capaci di essere felici. Tutti siamo dei possibili sprechi. Per n-Ego, il mio secondo film (a differenza del primo N-Capace dove ho trattato Adolescenti e Anziani) ho focalizzato l’attenzione sul mondo degli Adulti. Ci sono voluti diversi step e mesi per costruire il cast. Passavo ore nei quartieri dove poi avrei girato il film, in cerca di esseri umani che mi colpissero d’istinto. È stato un lavoro estenuante ma anche molto interessante. A questi incontri sono seguite molte sessioni di provini, prima della scelta definitiva. I luoghi, sempre diversi, fanno parte del mio vissuto. Le persone scelte per strada le ho coinvolte in performance, mie visioni, nate dalle frequentazioni dei quartieri e dai personaggi che incontravo e con cui parlavo.

Devo a Marco Tecce (con cui collaboro da sempre) il complesso montaggio del film, anche per l’enorme quantità di materiale girato e per l’ottima scelta delle musiche. Il personaggio della Regista incasinata che si muove tra problemi esistenziali personali e professionali e che si strugge nella scrittura, e nonostante i tentativi, non ce la farà a portare a termine il suo compito. Devo ringraziare per i camei gli attori fantastici che raccontano di esperienze della mia vita e dei miei demoni. Per il costume della Regista, grazie alla collaborazione con Alessandro Lai, mi sono ispirata ai manichini di Giorgio De Chirico. Volevo cancellare l’espressione, renderlo universale, senza tempo, un personaggio segnato, graffiato, ma che conserva ancora lo spirito incosciente della fanciullezza”

Così la critica:

“n-Ego è un esorcismo che ha la forma di un film”. Edoardo Camurri

“Eleonora Danco ha la rara capacità di demolire i tabu” Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano

“Letteralmente on-the-road… che piacerebbe  a Leos Carax”. Resto Del Carlino

“n-Ego colpisce  (…) ricordando il grandissimo Jean-Luc Godard”. Taxi Driver

“n-Ego, un attacco al pensiero comune” La Repubblica

“Eleonora Danco è una risorsa preziosa nel cinema italiano d’autore” Gloria Satta, Il Messaggero

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