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Lungomare, sfila "Giustizia per Ostia" i manifestanti chiedono interventi concreti per il territorio

Dal corteo è giunta forte e chiara le richiesta della “difesa dei diritti dei cittadini che ogni giorno vivono e lavorano ad Ostia”, la richiesta di una maggiore sicurezza nelle strade, di una maggiore presenza istituzionale e delle forze dell’ordine. Servono risposte e promuovere il rilancio

printDi :: 01 settembre 2025 22:43
Corteo Giustizia per Ostia Ostia Proud Parate

Corteo Giustizia per Ostia "Ostia Proud Parate"

(AGR) La protesta nasce dalla base, una base variegata, rumorosa. “Giustizia per Ostia” chiama a raccolta i cittadini di Ostia, per sfilare insieme e dire no all’abbandono di un territorio meraviglioso che affoga nel degrado. L’appuntamento era fissato a piazza Scipione l’Africano alle 19,30 del 1 settembre, nei pressi dello stabilimento “Aneme e core”  demolito di recente dal Campidoglio.

E' una protesta che è nata da un’ingiustizia di fondo, il Commissariamento di Ostia. “La Ostia Proud Parate – spiega, infatti, il presidente di “Giustizia per Ostia” Mauro Delicato - rappresenta il secondo atto della protesta dopo la manifestazione del 2 aprile scorso, organizzata in Piazza Anco Marzio. In quell’occasione, oltre 500 cittadini scesero in piazza per chiedere verità e giustizia, raccogliendo più di 300 firme per sostenere una richiesta di interrogazione parlamentare. La mobilitazione nasceva a seguito delle dichiarazioni dell’ex prefetto Franco Gabrielli, che ha definito come una "mezza supercazzola" la decisione di commissariare il X Municipio sollevando indignazione e la necessità di fare chiarezza. La sfilata sul lungomare, da piazza Scipione L’Africano a piazzale Magellano (il curvone), vuole essere un appello a tutti i cittadini e le cittadine di Ostia a partecipare attivamente a una mobilitazione che chiede un cambiamento concreto per il territorio.

 
Ostia merita: strade sicure, spazi puliti, legalità, decoro e rispetto. La comunità merita una politica che ascolti, risponda e agisca, dando ascolto alle istanze dei cittadini, senza filtri o paure. Ostia ha bisogno di noi cittadini. Non possiamo restare indifferenti di fronte al degrado, alla criminalità e all'insicurezza che affliggono il nostro territorio. Oggi è l'occasione per far sentire forte e chiara la nostra voce….”.

Sul carro, ad intonare cori e canzoni, ripetendo slogan con i manifestanti anche Enzo Salvi che ha appoggiato la protesta e sostenuto l’impegno del Comitato presieduto da Mauro Delicato.

Non ci sono bandiere di partito o rappresentanti politici, le uniche bandiere sono gli striscioni gialli di “Giustizia per Ostia”, la politica resta alla finestra, fa i conti dei partecipanti, circa 5-600 persone che non sono pochi, in considerazione della scarsa circolazione della notizia. La protesta resta, per adesso, una voce isolata, che vuole far rumore e denunciare, ma che resta isolata nonostante gli sforzi. E’comunque, una realtà a cui si dovrà dare una risposta e che non si accontenterà di promesse. Delicato ripete che la colpa è della politica, tutta la politica.

“Non possiamo più far finta di niente. - prosegue Delicato – le responsabilità sono di tutti….tutti coloro che non hanno fatto il proprio dovere. Abbiamo paura anche ad uscire la sera, non c’è più rispetto, in questa situazione non c’è futuro”.

Una risposta è sempre più necessaria. Dal corteo giunge forte e chiara la richiesta: della “difesa dei diritti dei cittadini che ogni giorno vivono e lavorano ad Ostia”, la richiesta di una maggiore sicurezza nelle strade, di una maggiore presenza istituzionale e delle forze dell’ordine. Richieste già sentite, proposte già fatte, ma restate, lettera morta, nonostante gli sforzi del Municipio, nonostante le promesse, nonostante le denunce, insomma, l’onda lunga della protesta finisce contro un muro di gomma, capace di assorbire tutto ed aspettare il ritorno alla normalità.

Non sappiamo fino a quando il Comitato riuscirà a proseguire nella sua battaglia, ma le voci di protesta si alzano sempre più convinte dal litorale romano, le parole sono le stesse, le richieste anche ma la convinzione di essere nel giusto aumenta, forse siamo all’alba di un cambiamento per il quale bisognerà attendere ma che sembra inevitabile. Roma, con la sua attuale organizzazione non riesce a gestire tutti i territori, Ostia è la “seconda” città del Lazio ed ha caratteristiche molto diverse dagli altri municipi romani, continuare così, significa, inevitabilmente, allontanarsi dalla gente, perdere contatto con i cittadini, generare malcontento e sfiducia e così non si va lontano.

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Enzo Salvi sul camion Giustizia per Ostia
Corteo Giustizia per Ostia Ostia Proud Parate
Corteo Giustizia per Ostia Ostia Proud Parate

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