Ostia, giro di vite dei Carabinieri, in manette 55enne argentino per una condanna a 3 anni e 9 mesi
Cerca di evitare i controlli. Denunciato un 15enne moldavo che mentre veniva controllata la sua comitiva riusciva ad allontanarsi ed eludere il controllo. Il minore, però, veniva poco dopo rintracciato, identificato e poi denunciato.


(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Roma – Ostia hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto di fenomeni di degrado urbano e illegalità diffuse. In particolare, i Carabinieri hanno arrestato un 55enne argentino, domiciliato a Roma, destinatario di un’ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Tivoli per un furto aggravato commesso nel 2022. L’uomo dovrà scontare una pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione. Ad Acilia è stato denunciato un 15enne moldavo che ha tentato di evitare i controlli dei militari. Infatti, mentre veniva controllata la sua comitiva, il giovane riusciva ad allontanarsi ed eludere il controllo. Il minore, però, veniva poco dopo rintracciato, identificato e denunciato.
Denunciato anche un 36enne romano ai domiciliari e trovato fuori casa senza giustificato motivo e un cagliaritano 24enne trovato in possesso di una pistola a salve, priva di tappo rosso, nascosta nella tracolla.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla circolazione stradale, con la predisposizione di vari posti di controllo. Proprio in questo contesto è stato denunciato un 46enne romano sorpreso alla guida senza aver mai conseguito la patente, 3 persone sono state segnalate quali assuntori di sostanze stupefacenti e, contestualmente, il ritiro della patente di guida. In totale, le verifiche su strada hanno portato a sanzioni per circa 10.000 euro, all’identificazione di 152 persone e al controllo di 55 veicoli.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito