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Regione Lazio, le regole per il cibo da asporto

Lunedì prossimo, 4 maggio: Bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie,pizzerie da taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie potranno riaprire ed iniziare la produzione, il confezionamento e la vendita di prodotti da asporto. Il vademecum della regione

printDi :: 02 maggio 2020 15:22

(AGR) Si riparte. Bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie,pizzerie da taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie da lunedì 4 maggio potranno riaprire ed iniziare la produzione, il confezionamento e la vendita di prodotti da asporto. Resta infatti il divieto di “consumare” negli spazi comuni o comunque all’interno dei locali. La Regione ha adottato un “vademecum” (pubblicato oggi) in otto punti che identifica le misure di sicurezza da rispettare da parte degli esercizi commerciali del settore dell’alimentazione per quanto riguarda la produzione, il confezionamento e la vendita di cibo e bevande da asporto a partire dal prossimo 4 maggio, quando queste attività saranno di nuovo possibili secondo quando stabilito dal Dpcm del 26 aprile scorso. Il testo è frutto di un confronto proficuo tra Regione e associazioni rappresentative dei pubblici esercizi e sindacati.

È stato redatto in coerenza con le vigenti disposizioni nazionali in materia igienico-sanitaria e con le indicazioni della Direzione/Assessorato Sanità della Regione Lazio. Tra le principali disposizioni contenute al suo interno, l’obbligo per i clienti e per il personale degli esercizi di indossare guanti e mascherine, la necessità di mantenimento del distanziamento interpersonale, il divieto del consumo sul posto e la messa a disposizione per il personale e i clienti di sistemi e prodotti per l’igienizzazione delle mani.

 
Inoltre, si raccomanda ai clienti l’ordinazione on-line o telefonica, in modo da garantire che il ritiro dei prodotti ordinati avvenga per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno, dove in ogni caso i clienti dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro. I clienti devono entrare uno alla volta e permanere all’interno dei locali per il tempo strettamente necessario al pagamento e ritiro della merce. Non è consentito per i clienti l’utilizzo dei bagni. È vietata, infine, ogni forma di consumo sul posto. I prodotti, infatti, devono essere consegnati chiusi e preparati in confezioni da asporto.

“Questo vademecum vuole essere un altro contributo per cercare di rendere la vita di tutti un po’ più semplice in questi tempi difficili e arriva, seguendo l’esempio di quello dei giorni scorsi sull’attività delle librerie, al termine di un percorso di condivisione con le associazioni di categoria e sindacali– ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli – È un testo che, in modo semplice e chiaro, consentirà lo svolgersi della vendita da asporto di cibi e bevande, possibile di nuovo a partire da lunedì prossimo, nella massima sicurezza possibile per tutti: esercenti, lavoratori e clientela. Si tratta di un servizio importante per i cittadini, per il quale infatti, non a caso, l’ordinanza n.Z00037 pubblicata ieri prevede l’esenzione dall’obbligo di chiusura alle 21.30.”

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