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Alitalia, si alza il tono dello scontro, i sindacati: una settimana di mobilitazione, oggi tutti sotto il Mef

I lavoratori Alitalia non mollano. I sindacati CUB, ACC, NAVAID e USB hanno indetto una settimana di agitazione che prevede tre sit-in sotto i ministeri ed al Campidoglio. Il sindaco di Fiumicino: No ai licenziamenti, esiste altra soluzione per il rilancio

printDi :: 12 aprile 2021 12:37
Alitalia, si alza il tono dello scontro, i sindacati: una settimana di mobilitazione, oggi tutti sotto il Mef

(AGR) Corsa contro il tempo per salvare il futuro di Alitalia. Per questo CUB, ACC, NAVAID e USB hanno indetto una settimana di iniziative. A partire da questa mattina:

- MANIFESTAZIONE AL MEF – VIA XX SETTEMBRE LUNEDÌ 12/4 alle H 9:30

 
- MANIFESTAZIONE AL MISE – VIA MOLISE MERCOLEDÌ 14/4 alle H 9:30

- MANIFESTAZIONE AL COMUNE DI ROMA VENERDÌ 16/4 alle H 14:00

“Il premier Draghi ha infine gettato la maschera quando ha annunciato con una risata l’intenzione di seppellire la storia di Alitalia e cancellare il posto di lavoro a migliaia di dipendenti della Compagnia di Bandiera e del suo indotto – dichiara Antonio Amoroso, della segreteria nazionale CUB - prima di parlare di Alitalia come di “una famiglia costosa” avrebbe dovuto fare qualche comparazione con quanto ha speso l’Italia e quanto spendono Francia e Germania per le rispettive Compagnie di Bandiera. Draghi scoprirebbe che AirFrance/KLM e Lufthansa hanno ricevuto nel corso del 2020 aiuti di Stato per importi rispettivamente pari a € 10,4 miliardi ed € 11 miliardi”.

Sempre in riferimento ai finanziamenti a AirFrance/KLM e Lufthansa, prosegue Antonio Amoroso: “Leggendo le delibere delle Commissione UE si trova che, entrambi gli interventi sono stati autorizzati ai sensi del TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA e ai sensi della COMUNICAZIONE della commissione europea del 20.3.2020 sugli aiuti di Stato nell’emergenza COVID-19. Tale normativa, senza escludere le aziende in A.S., dichiara che gli aiuti di Stato, servono:

1) a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali;

2) per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro.

La normativa citata, inoltre, prevede che gli “aiuti” siano pari alle perdite stimate per il 2020 che, nel caso di Alitalia, sono 900 mln €. Molto meno dei ristori percepiti da Alitalia: 295 mln €”. “Draghi - conclude il rappresentante CUB - si è chiesto il motivo per cui la Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, nonostante questa norma, imponga una sua libera interpretazione con cui, guarda caso, penalizza Alitalia? Un altro piano è possibile”.

Il sindaco di Fiumicino Montino rilancia un’altra possibile soluzione: “Presidente Draghi, Ministri, licenziare 7.500 persone e altre decine di migliaia di persone dell'indotto, pur promettendo ammortizzatori sociali per diversi anni, è una scelta insensata e con conseguenze devastanti – afferma -. Tanto più che cinque anni di cassa integrazione e gli scivoli per la pensione graverebbero sulle casse dello Stato tanto quanto, se non di più, di investimenti fatti sulla base di un piano serio di rilancio. La differenza vera è tra spendere dei soldi con una prospettiva per il futuro o spenderli senza alcuna visione, dovreste anche voi conoscere e condividere la prima opzione”.

“Tagliare il 60% della flotta aerea pensando di risolvere così il problema della presenza italiana nei cieli, significa condannare l'Italia, a differenza di tutti i paesi occidentali, a scomparire da un comparto economico fondamentale – denuncia ancora il sindaco -. Certo, per il neonato Ministero del Turismo il primo investimento che si fa è svendere l'unico sistema che garantisca un controllo e la necessaria promozione dei flussi turistici verso il nostro Paese. E soprattutto non mancano paesi in grado di autopromuoversi nel modo migliore, anche con meno patrimonio storico, culturale, naturalistico del nostro. Complimenti per la lungimiranza della scelta”.

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