Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Alitalia, i lavoratori in piazza San Silvestro, nessun passo indietro: giù le mani dalla compagnia

Il 1° maggio nelle varie piazze italiane organizzati presidi di resistenza e mobilitazione per costruire quell'unità dei lavoratori dei vari comparti. Obiettivo: rilanciare le iniziative di primavera, per un recovery fund da costruire dal basso

printDi :: 28 aprile 2021 19:02
Alitalia, i lavoratori in piazza San Silvestro, nessun passo indietro: giù le mani dalla compagnia

(AGR) La mobilitazione di oggi a Roma per salvare il futuro di Alitalia, ha visto momenti di forte tensione tra le migliaia di lavoratori presenti e polizia. L’iniziativa, indetta da CUB, ACC, USB e NAVAID, è l’ennesima forma di protesta per cercare di far cambiare rotta sulla compagnia di bandiera: “Oggi i lavoratori Alitalia, insieme ad alcune altre sigle sindacali – dichiara Antonio AMOROSO, della segreteria nazionale CUB - hanno manifestato contro il fallimentare progetto del Governo Draghi e dei suoi cortigiani di utilizzare 3 mld di euro pubblici per ridimensionare, licenziare e smembrare quanto resta della Compagnia di Bandiera italiana. È stata data dai lavoratori l'ennesima prova di resistenza e determinazione che certo non si arresta davanti alle prove muscolari delle forze dell'ordine”.

“Erano anni che non si vedeva tanta rabbia e convinzione da parte dei lavoratori in piazza - sottolinea Antonio AMOROSO – questo è solo l'inizio di un conflitto sociale che si estenderà e che coinvolgerà strati sempre più ampi delle masse popolari che non accettano di sostenere il prezzo della crisi”.

 
Il 1° maggio nelle varie piazze italiane, la CUB ha organizzato presidi di resistenza: un altro momento di mobilitazione per costruire quell'unità dei lavoratori dei vari comparti – conclude il rappresentante CUB - e rilanciare le iniziative di primavera, per un recovery fund da costruire dal basso e a misura delle aspettative dei lavoratori e delle classi più povere, oltremodo vessate dalla crisi economica che la pandemia ha amplificato”.

Photo gallery

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE