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Prato - Festival Seta. Dialoghi sulla Cina Contemporanea 5-7 ottobre Museo del Tessuto

Torna a a Prato la quarta edizione del Festival Seta. Dialoghi sulla Cina Contemporanea, che si terrà al Museo del Tessuto dal 5 al 7 ottobre

printDi :: 04 ottobre 2023 06:56
Prato - Festival Seta.

Prato - Festival Seta.

(AGR) Seta è diventato un appuntamento culturale, politico, sociale economico e di costume, promosso dall’associazione Orientiamoci in Cina, patrocinato dall' assessorato alla cultura del Comune di Prato, dalla Provincia di Prato, dal Pin, (Polo Universitario città di Prato), che ospita importanti studiosi italiani e cinesi, diplomatici, giornalisti, analisti dell’Ispi e professori di economia internazionale delle principali università italiane ed estere. 

Obiettivo degli organizzatori approfondire temi e situazioni del colosso asiatico alla luce dei nuovi accadimenti politico-economico mondiali. Non a caso la città ospitante è per la quarta volta Prato, il distretto industriale tra i più importanti in Italia, che con le sue 7mila aziende si colloca come il più grande centro tessile a livello europeo e uno dei poli più i forti a livello mondiale per le produzioni di filati e tessuti di lana, che conta una percentuale di imprenditori cinesi intorno al 70% (dati registrati da Unioncamere) con circa 3.700 imprese cinesi nelle confezioni e 400 nel tessile solo in città grazie anche alla notevole presenza della loro comunità. Che ad oggi, tra quelle straniere residenti, è la più numerosa rappresentando il 14,3% della popolazione totale con i suoi 27.829 cittadini in pianta stabile nel comune capoluogo.

 
Partendo dai fatti internazionali, l’intenzione nei tre giorni di incontri, sarà quella di approfondire ad esempio il ruolo della Cina e quello del Brics (raggruppamento delle emergenti economie mondiali Brasile,Russia, India, Cina, Sudafrica), quale nuovo polo economico che, contrariamente a quanto riportato dai media non intenderebbe sfidare l’Occidente, ma contribuire a creare un nuovo ordine economico internazionale più equo, grazie anche all’allargamento nel 2024 annunciato dagli stessi memberships nel summit di fine estate a Johannesburg, a sei nuovi paesi: Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. 

Compito dei partecipanti sarà dunque quello di discutere se può essere questa la nuova conseguente contrapposizione all’ordine mondiale precostituito dalla fine della guerra fredda con un ritorno al multipolarismo grazie al ruolo sempre più preponderante della Cina nel quadrante asiatico ma anche dell’India come nuovo potente alleato degli Usa. 

Non mancherà, poi,uno sguardo localistico sul ruolo di Prato e della Toscana quale realtà sociale includente e di costruzione di pace , ricordando la figura del sindaco fiorentino Giorgio La Pira che fu una delle personalità cattoliche maggiormente impegnate nell’apertura verso il mondo asiatico, nell’ottica di una globalizzazione della concordia policentrica in cui la Cina è a tutt’oggi un punto di riferimento.  

Fu proprio La Pira, fin dagli anni ’70, a riconoscere ai due colossi asiatici, Russia e Cina un ruolo decisivo e necessario per la pacificazione mondiale già all’epoca della piena guerra fredda. Occhio poi ai recenti modelli di città cinesi ecologiche, intelligenti iperconnesse ed ecosostenibili secondo le contraddittorie spiegazioni, interne cinesi, e pubblicate sulle maggiori riviste di urbanistica. In particolare riguardo ai presunti processi di mediazione asiatiche raccontati dagli esperti e fotoreporter che hanno vissuto e svolto le loro ricerche in Cina. 

Spazio poi alla fantascienza e alla musica rock che come dice Han Song, uno dei tre maggiori esponenti della fantascienza cinese contemporanea, “Scrivo di essa perché credo che sia la letteratura più libera. Come la musica rock, essa è ribelle, l’universo non ha limiti, il pensiero non ha freni. Come voi avete infranto molte restrizioni legate alla religione del Medioevo, la Cina di oggi somiglia a quel periodo. La fantascienza può avere un ruolo decisivo nella liberazione del pensiero in Cina.”

Interessante il focus sui risultati raggiunti e su ciò che ci aspetta nel futuro della scuola italiana attraverso l’insegnamento della lingua cinese, con l’intervento dei professori dell’Associazione italiana insegnanti di lingua cinese.  

Infine si discuterà anche di moda e delle nuove sfide di marketing sempre più accattivanti volti alla conquista del consumatore cinese e del vasto mercato asiatico, tra strategie ed esempi di campagne pubblicitarie che funzionano.  

Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico. Info sul programma in allestimento alla pagina www.festivalseta.com

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