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Musica: ripartono i concerti all'aperto con i NeaCo' e la Napoli inclusiva.

Appuntamento dal 1 al 3 luglio ed a seguire dal 29 al 31 luglio al teatro degli Audaci di Roma. Il progetto musicale NeaCo' (Neapolitan Contamination) esegue il repertorio straordinario della canzone partenopea con ritmi nuovi e travolgenti

printDi :: 25 giugno 2020 14:46
Musica: ripartono i concerti all'aperto con i NeaCo' e la Napoli inclusiva.

(AGR) Il mondo della musica e dei teatri prova a ripartire per offrire un messaggio di speranza dopo lunghi mesi di lockdown. Nel rispetto delle regole del distanziamento, riporta energia ed emozioni attraverso l'arte e la cultura. A tornare a fare musica con un messaggio di "contaminazione" culturale ci sono i NeaCo' (Neapolitan Contamination) con il loro viaggio musicale. Dopo aver suonato in giro per il mondo, nel mese di luglio calcheranno di nuovo i palchi nostrani, con dei concerti all'aperto che arricchiranno l'estate romana. Il palco è quello del Teatro degli Audaci a Roma (via De Santis, 29) con due triplette di date: dall'1 al 3 luglio e, a seguire, dal 29 al 31 luglio.

"Per molte persone sarà la prima occasione, dopo mesi di chiusura, per tornare a stare insieme, distanziati ma vicini quanto basta per poter vivere una serata di emozioni condivise. Sappiamo che ci vuole un bel coraggio a venire a parlare di contaminazione in questo periodo - afferma il gruppo - ma siamo convinti che per guarire si deve rispondere alla contaminazione del male con la contaminazione della cura, delle conoscenze, delle idee, dei valori. E noi usiamo come vaccino la gioia di vivere tipica di Napoli, per provare a contaminare il pubblico con un messaggio di allegria, speranza e partecipazione".

 
Il progetto musicale NeaCo' (Neapolitan Contamination) esegue il repertorio straordinario della canzone partenopea con ritmi nuovi e travolgenti. Ma non si limita a questo. Fa di più: fa viaggiare il pubblico, in tutto il mondo, con la musica di Napoli. Si parte da un'idea: Napoli rappresenta un modello di "civiltà dell'accoglienza". La città, e quindi anche la sua canzone, ha assorbito nei secoli usi, costumi, sapori, colori, suoni. Li ha assorbiti da chiunque arrivasse, "contaminandosi" positivamente, arricchendosi, evolvendo. Perché a Napoli sanno bene che si impara sempre di più da chi è "altro da sé" che dai propri simili. La Città assorbe questi influssi, se ne nutre, li metabolizza, poi li diffonde, esportando 'napoletanità' in tutto il mondo e restituendo, arricchito, a ciascuno il messaggio di civiltà che ciascuno ha contribuito, in parte, a creare.

Il tutto espresso attraverso artisti di livello internazionale e di curriculum invidiabile. Oltre ai co-fondatori Giovanni Imparato (direzione artistica, voce e percussioni) e Luigi Carbone (regia, voce narrante e tastiere), l'esecuzione è affidata a un gruppo di musicisti intensi: Aldo Perris (orchestrazioni, voce, basso, contrabbasso), Antonio Carluccio (voce e chitarra acustica), Anna Rita Di Pace (voce e violino), Mats Erik Hedberg (chitarra ben temperata, E-bow, coro, voce), Davide Grottelli (sax, flauti e clarinetto).

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