Ladispoli presenta il dossier per la Capitale Italiana della Cultura 2028
Un progetto corale che unisce istituzioni, cittadini e imprese per aprire una nuova stagione di crescita culturale e turistica

Locandina
(AGR) LADISPOLI – Un passo decisivo nel percorso che vede la città proiettata verso un futuro di crescita culturale e turistica. Lunedì 24 novembre 2025, alle ore 18:00, l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale ospiterà il Convegno di presentazione del Dossier di candidatura con cui Ladispoli, insieme ai partner istituzionali del comprensorio, partecipa al prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. Un progetto corale che vede Tarquinia come città capofila, ma che riconosce a Ladispoli un ruolo di primo piano nella valorizzazione del territorio.
Un dossier identitario e innovativo
La comunità al centro
Il Comune ha voluto coinvolgere ogni componente della società civile: dalle associazioni culturali, sportive e di volontariato, alle strutture ricettive e agli operatori turistici, fino alle scuole di ogni ordine e grado. La cittadinanza tutta è chiamata a essere protagonista di questo cammino, confermando il ruolo di cuore pulsante del progetto. È proprio questa partecipazione diffusa a rappresentare uno dei punti di forza della candidatura.
Le parole dell’Assessore Marongiu
«Credo fortemente in questo percorso che mette insieme cultura, imprese e territorio, aprendo nuove opportunità per l’intera comunità» ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive, Daniela Marongiu,

Assessore alle Attività Produttive-Daniela Marongiu,
sottolineando come la sinergia tra istituzioni e cittadini sia la chiave per rendere la candidatura non solo un obiettivo, ma un’occasione concreta di crescita condivisa.
Un invito alla città e alla stampa
Il convegno sarà un momento fondamentale per conoscere da vicino visione, azioni e opportunità del dossier, e per sentirsi parte attiva di un progetto che guarda al futuro con fiducia e determinazione. La stampa è invitata a partecipare, insieme a tutta la cittadinanza, per testimoniare un percorso che già oggi rappresenta un esempio di coesione e progettualità.
















