A Napoli il Premio Internazionale Cartagine 2.0.
Tra i venticinque premiati Rania Yehia, direttrice dell'Accademia di Egitto a Roma, lo scrittore Gino Pantaleone e Pietro Di Tosto presidente emerito Ordine avvocati di Roma.


Premio Internazionale Cartagine 2.0
(AGR) Sabato 24 maggio 2025 avrà luogo in Napoli, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino o Castel Nuovo, simbolo indiscusso della città vesuviana, storica fortezza medioevale fatta costruire nel 1266 da Carlo I d’Angiò a scopo difensivo e come nuova corte reale, la XXVesima edizione del Premio Internazionale Cartagine 2.0.
Un appuntamento che si ripete da 25 anni e che in questa occasione ha scelto Napoli come vetrina internazionale per insignire dell'onoreficenza quanti si sono distinti nel campo scientifico, civile e culturale. La manifestazione gode dell'appoggio della municipalità di Napoli e del Circolo Ufficiali della Marina Militare.
In realtà il re aveva organizzato una trappola: i baroni radunati in questa stanza furono arrestati e condannati a morte. Purtroppo nel 1919 la struttura è stata colpita da un incendio che ha distrutto quasi tutte le decorazioni scultoree, ma tra le opere presenti nella sale si può ancora ammirare il portale marmoreo bifronte creato da Domenico Gagini con bassorilievi raffigurantiAlfonso V d’Aragona e il suo ingresso trionfante al castello.
Tra i venticinque premiati Rania Yehia, direttrice dell'Accademia di Egitto a Roma, lo scrittore
Gino Pantaleone e Pietro Di Tosto presidente emerito Ordine avvocati di Roma.