La gestione patrimoniale spiegata: massimizzare i profitti minimizzando i rischi
Gestire i propri risparmi e monitorare gli investimenti non è mai cosa facile. Ecco come funziona la gestione patrimoniale, con un occhio ai vantaggi e agli errori da non commettere
La gestione patrimoniale spiegata: massimizzare i profitti minimizzando i rischi
(AGR) Al giorno d’oggi, risparmiare è sempre più difficile mentre investire a tratti sembra direttamente impossibile. Eppure con i dovuti accorgimenti anche chi è alle prime armi riesce a muovere i primi passi nel settore della finanza.
Secono quanto spiega il Centro Studi Moneyfarm, “il segreto è guardare ai servizi di gestione patrimoniale, che permetto di ottimizzare i rendimenti del patrimonio personale impostando degli obiettivi e dei profili di rischi”. Si tratta di servizi offerti da professionisti del settore, a cui si delega la gestione dei propri risparmi, evitando l’onere e il compito, a volte difficile, di dover prendere decisioni operative quotidiane sui propri investimenti.
Quali sono i primi passi da fare per avviare il processo di gestione patrimoniale? “Innanzitutto, si deve capire cosa vogliamo. È la fase questa della profilazione del cliente, che permette al gestore di comprendere le esigenze, gli obiettivi di investimento, la tolleranza al rischio e l'orizzonte temporale dell'investitore”, continuano da Moneyfarm. I dati vengono raccolti attraverso un questionario strutturato, che può includere domande sulla propria esperienza finanziaria, sulla situazione economica attuale e sulle aspettative future. Successivamente viene assegnato al cliente un portafoglio di investimento personalizzato, cucito su misura per i suoi interessi. Al suo interno possono esserci diversi strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, ETF), che saranno poi scelti in maniera tale da bilanciare rischi e rendimenti.
“Per avere una corretta gestione patrimoniale è bene guardare però ad alcuni modelli virtuosi e seguire alcuni consigli pratici”, ci spiegano dal Centro Studi Moneyfarm. Innanzitutto avere chiarezza suoi propri obiettivi di investimento: il cliente infatti può decidere quale scopo dare alla gestione (far crescere il capitale, generare reddito o semplicemente conservare il patrimonio). Altro consiglio utile è quello di capire in anticipo quale profilo di rischio assumere, un aspetto essenziale per evitare di prendere decisioni avventate in momenti di volatilità di mercato. Poi non si deve pensare di dare tutto, completamente, in mano ai professionisti. Il cliente deve infatti saper monitorare gli andamenti, deve rimanere informato e deve seguire i propri investimenti, proprio per evitare spiacevoli sorprese. Infine la parola chiave per tutti gli investitori: diversificare. Una buona gestione patrimoniale deve sempre puntare alla diversificazione degli investimenti per ridurre il rischio complessivo e per contrastare le oscillazioni del mercato.
Così si possono muovere i primi passi all’interno del mondo della finanza. Un mondo che sembra impossibile e che invece è alla portata di tutti.