Cultura, Borgonzoni: “Episodio Jago assurdo. L’arte non può essere censurata da un algoritmo”
Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni interviene dopo la censura da parte di Meta all’artista Jago: “Serve un confronto serio con i colossi digitali per difendere l’arte”


Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni
(AGR) Davanti alla censura subita dall’artista e scultore Jago, il mondo della cultura esprime sconcerto. A prendere posizione è il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Sen. Lucia Borgonzoni, che ha definito “assurdo” l’episodio delle limitazioni imposte da Meta all’opera La David, oscurata dagli algoritmi della piattaforma.
“Davanti a quanto accaduto all’artista Jago si resta ancora una volta senza parole – dichiara Borgonzoni –. È inaccettabile che un’opera frutto di talento e ricerca venga penalizzata da un algoritmo incapace di distinguere la pornografia dall’arte. Si tratta dell’ennesima dimostrazione dei limiti di strumenti digitali che finiscono per colpire i nostri artisti e il nostro patrimonio culturale”.
Borgonzoni ha quindi lanciato un appello diretto alle grandi piattaforme digitali: “Credo che i colossi tecnologici debbano aprire un confronto serio con le istituzioni culturali. L’arte non può essere giudicata alla stregua di un contenuto pornografico. È necessaria una riflessione strutturata che garantisca maggiori tutele ad artisti e opere, perché l’arte è patrimonio universale e non deve subire i limiti di un algoritmo”.