Wiener Schnitzel o Cotoletta alla Milanese? Origini, curiosità e verità storiche
Dietro la somiglianza tra la Wiener Schnitzel austriaca e la cotoletta alla milanese si cela una disputa secolare tra Italia e Austria. Ma un documento del 1148 potrebbe cambiare tutto


Cotoletta alla Milanese - VS - Winner-Schnitzel
(AGR) Quando gli italiani si trovano in vacanza a Vienna, non è raro che ordinino con entusiasmo una Wiener Schnitzel, attratti dalla somiglianza con la cotoletta alla milanese. Ma dietro questa somiglianza si cela una lunga disputa storica e gastronomica tra l’Italia e l’Austria.
Apparentemente simili nella preparazione – carne impanata e fritta in burro o olio – la differenza principale sta nella carne utilizzata. La cotoletta alla milanese è tradizionalmente realizzata con vitello, mentre la Wiener Schnitzel viene spesso preparata con carne di maiale, rendendola un piatto più economico e accessibile.
Gli austriaci, però, ribaltano la narrazione: per loro, è la cotoletta a essere derivata dalla Schnitzel. I cuochi milanesi, a loro dire, avrebbero appreso la ricetta osservando gli chef dell’esercito austriaco durante l’occupazione.
A mettere la parola fine alla contesa è lo storico Romano Bracalini, che nel libro “L’Italia prima dell’Unità (1815-1860)” riporta un documento risalente al 1148. In questo scritto, già citato da Pietro Verri nella sua Storia di Milano, si narra di un banchetto solenne dove veniva servita, come terza portata, una pietanza chiamata “lombos cum panitio”, ovvero lombata di vitello impanata.
Questa testimonianza, risalente a quasi sette secoli prima della nascita di Radetzky, dimostra che la cotoletta alla milanese era già una specialità lombarda nel Medioevo, molto prima che Vienna la facesse sua.
Per non discutere... è la tavola che decide: La cotoletta impanata è oggi uno dei piatti più amati sia in Italia che in Austria, simbolo di una tradizione culinaria condivisa, ma dalle radici italiane documentate. E se anche la storia è stata oggetto di contesa, la tavola resta il luogo dove si celebra ciò che unisce, più che ciò che divide.