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“Ventiventuno” la mostra di Daniele Puppi sul dramma del nostro tempo

In "Ventiventuno" Daniele Puppi presenta la sua personale visione del dramma della Pandemia, della clausura forzata che non può essere raccontata, un cammino il suo tra ibridismo e contaminazione di sguardi, volto a turbare i sensi, ad avvincere il corpo

printDi :: 20 giugno 2021 17:36
2021 Daniele Puppi - Menocchiio

2021 Daniele Puppi - Menocchiio

(AGR) di Ginevra Amadio

Negli ambienti della galleria Magazzino, a Roma, Daniele Puppi elabora la sua personale visione, un cammino tra ibridismo e contaminazione di sguardi, volto a turbare i sensi, ad avvincere il corpo. Curata da Valentino Catricalà e accompagnata da una conversazione tra questi e Barbara London, fondatrice della Collezione Video del MoMa di New York, l’esposizione “VENTIVENTUNO” si configura come un ‘attacco’ allo spettatore, un tentativo di colpirne l’immaginario a partire dallo spazio. Le quattro videoinstallazioni colonizzano l’ambiente sino a istituire un rapporto osmotico fra immagini e visitatori, dove i linguaggi diversi – e tutti interagenti – si pongono come tessere di un itinerario disturbante.

 
La prima installazione, posta sulla soglia, ha il titolo di Menocchio, diminutivo del mugnaio eretico cinquecentesco Domenico Scandella, di cui vengono indagati i gesti mediante la manipolazione di atmosfere fantastiche, dal sapore western. Puppi ne estrae un frammento, congelando così il momento di decelerazione dell’uomo, l’atto di rilascio della sua propria azione.

Ancora, nella stanza successiva, i linguaggi si toccano, dove il Notturno che identifica l’opera lega in sé la musica e la pittura, l’ambiente e la letteratura. Qui l’artista registra un’invasione di fulmini davanti al suo studio, indagando la paura dell’uomo, l’atteggiamento di sublime contemplazione dinnanzi alla natura irruente, come un ponte che attraversa il tempo legando passato e presente – nel segno di un trauma da elaborare.

“VENTIVENTUNO” è infatti una riflessione su questo anno, sul dramma della pandemia, della clausura forzata – devastante –, che non ha parole né strumenti per raccontarsi. Ecco allora l’ibridazione, la forza delle immagini, il viaggio allucinato tra sensazioni e luci che restituiscono l’idea di un Fantastic Voyage, come l’opera che insieme a Master Blaster occupa il secondo ambiente della galleria. Tra visione e angoscia – come il curatore stesso dichiara – Puppi innesca un cortocircuito emotivo-visuale, rompendo l’organicità della rappresentazione tradizionale così da investire il corpo, i movimenti dello spettatore nello spazio che esso abita.

VENTIVENTUNO

14/05/2021 - 30/06/2021

Galleria Magazzino

Via dei Prefetti, 17

00186 Roma

Tel: 066875951

Orari di apertura mar-sab: 11.00-20.00

chiuso domenica e lunedì

Informazioni e richieste: info@magazzinoartemoderna.com

Daniele Puppi vive e lavora tra Pordenone e Roma. Fin dal suo esordio negli anni Novanta, Puppi ha tentato di scardinare l'idea convenzionale di spazio che ancora si evolve attorno alle coordinate euclidee. Privilegiando le installazioni video, ha manifestato un nuovo atteggiamento nei confronti di questo mezzo, sovvertendo radicalmente l'uso del suono e sottolineando una nuova riconfigurazione visivo-architettonica.

Photo gallery

2021 Daniele Puppi Menocchio 1
2021 Daniele Puppi notturno

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