“Ventiventuno” la mostra di Daniele Puppi sul dramma del nostro tempo
In "Ventiventuno" Daniele Puppi presenta la sua personale visione del dramma della Pandemia, della clausura forzata che non può essere raccontata, un cammino il suo tra ibridismo e contaminazione di sguardi, volto a turbare i sensi, ad avvincere il corpo


2021 Daniele Puppi - Menocchiio
(AGR) di Ginevra Amadio
Negli ambienti della galleria Magazzino, a Roma, Daniele Puppi elabora la sua personale visione, un cammino tra ibridismo e contaminazione di sguardi, volto a turbare i sensi, ad avvincere il corpo. Curata da Valentino Catricalà e accompagnata da una conversazione tra questi e Barbara London, fondatrice della Collezione Video del MoMa di New York, l’esposizione “VENTIVENTUNO” si configura come un ‘attacco’ allo spettatore, un tentativo di colpirne l’immaginario a partire dallo spazio. Le quattro videoinstallazioni colonizzano l’ambiente sino a istituire un rapporto osmotico fra immagini e visitatori, dove i linguaggi diversi – e tutti interagenti – si pongono come tessere di un itinerario disturbante.
Ancora, nella stanza successiva, i linguaggi si toccano, dove il Notturno che identifica l’opera lega in sé la musica e la pittura, l’ambiente e la letteratura. Qui l’artista registra un’invasione di fulmini davanti al suo studio, indagando la paura dell’uomo, l’atteggiamento di sublime contemplazione dinnanzi alla natura irruente, come un ponte che attraversa il tempo legando passato e presente – nel segno di un trauma da elaborare.
“VENTIVENTUNO” è infatti una riflessione su questo anno, sul dramma della pandemia, della clausura forzata – devastante –, che non ha parole né strumenti per raccontarsi. Ecco allora l’ibridazione, la forza delle immagini, il viaggio allucinato tra sensazioni e luci che restituiscono l’idea di un Fantastic Voyage, come l’opera che insieme a Master Blaster occupa il secondo ambiente della galleria. Tra visione e angoscia – come il curatore stesso dichiara – Puppi innesca un cortocircuito emotivo-visuale, rompendo l’organicità della rappresentazione tradizionale così da investire il corpo, i movimenti dello spettatore nello spazio che esso abita.
VENTIVENTUNO
14/05/2021 - 30/06/2021
Galleria Magazzino
Via dei Prefetti, 17
00186 Roma
Tel: 066875951
Orari di apertura mar-sab: 11.00-20.00
chiuso domenica e lunedì
Informazioni e richieste: info@magazzinoartemoderna.com
Daniele Puppi vive e lavora tra Pordenone e Roma. Fin dal suo esordio negli anni Novanta, Puppi ha tentato di scardinare l'idea convenzionale di spazio che ancora si evolve attorno alle coordinate euclidee. Privilegiando le installazioni video, ha manifestato un nuovo atteggiamento nei confronti di questo mezzo, sovvertendo radicalmente l'uso del suono e sottolineando una nuova riconfigurazione visivo-architettonica.