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Roma, al via la stagione concertistica dell'Accademia Filarmonica Romana, primo appuntamento al teatro Argentina il 27 ottobre

Suggestioni e potenza della natura nella scenografica esecuzione di Vox Balenae di George Crumb con l’Alban Berg Ensemble Wien, l'opera scelta per l’inaugurazione della stagione concertistica. Undici i concerti (come di consueto il giovedì, alle ore 21) in programma con interpreti di grande qualità

printDi :: 19 ottobre 2022 17:54
Alban Berg Ensemble Wein ph credit Andrej Grilc

Alban Berg Ensemble Wein ph credit Andrej Grilc

(AGR) Undici i concerti (come di consueto il giovedì, alle ore 21), con interpreti di grande qualità, dagli esecutori di consolidata e solidissima carriera artistica alle nuove leve entrate giovanissime nel circuito musicale internazionale, attraversano la multiforme stagione concertistica 2022-23 dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina.

L’inaugurazione sarà il 27 ottobre con l’Alban Berg Ensemble Wien, formazione europea di grande prestigio, legata alla tradizione musicale e proiettata con entusiasmo verso il futuro, seguendo quello stesso pensiero musicale che animò la vita di Alban Berg. Fra i membri fondatori dell’ensemble troviamo anche la flautista Silvia Careddu, passata alla storia per essere stata la prima donna italiana ad aver suonato con i celeberrimi Wiener Philharmoniker come primo flauto, ruolo che attualmente riveste per l’Orchestre National de France.

 
In formazione di quintetto - Silvia Careddu flauto, Régis Bringolf violino, Florian Berner violoncello, Alexander Neubauer clarinetto, Ariane Haering pianoforte - l’ensemble interpreta alcuni capolavori del Novecento storico di Claude Debussy (un doveroso omaggio per il 160 anni della nascita) e Arnold Schoenberg, affiancati dalla teatrale e suggestiva Vox Balenae di George Crumb. Scritta nel 1971 dal compositore americano, scomparso lo scorso febbraio, è un lavoro per flauto, clarinetto e pianoforte, che prende ispirazione dall’ascolto del suono di una megattera. Ai tre interpreti l’autore chiede di indossare una maschera nera che copra gli occhi, che cancelli, in qualche modo, la loro espressività, simboleggiando così le forze della natura indifferenti ai destini umani (Crumb scrive nella sua presentazione nature dehumanized). La natura con le sue suggestioni e la sua potenza (wildly fantastic, grotesque si legge nella parte del flauto che apre l’esecuzione) imprime forza a questo lavoro ed è anche spunto per sperimentare nuove tecniche strumentali che portano a un risultato musicale di grande effetto. Composta nel pieno fervore dell’impegno per le tematiche politiche e sociali dell’epoca, Vox Balenae a distanza di più di cinquant’anni colpisce ancora l’attenzione dell’ascoltatore ed è spunto di riflessione su questioni oggi più che mai attuali. A rendere ancora più suggestiva l’esecuzione, una illuminazione scenica blu intenso, come richiesto dallo stesso Crumb, che avvolgerà l’intera platea del teatro, quasi a ricordare gli abissi del mare.

A Vox Balenae segue l’altrettanta suggestiva, e raffinata, musica di Debussy con alcuni dei suoi brani più celebri - la Petite Suite e Prélude à l’après-midi d’un faune nelle trascrizioni per flauto, clarinetto, pianoforte, e Syrinx per flauto solo. L’omaggio a Vienna sarà con la celebre Kammersymphonie op. 9 di Schoenberg, arrangiata da Anton Webern per quintetto.

IL PROGRAMMA DEI CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA

Seguiranno i recital pianistici di Benedetto Lupo (17/11) e di Gloria Campaner (con una introduzione di Alessandro Baricco, 15/12) e la prima assoluta di Tutta la notte i cani hanno abbaiato (24/11) opera da camera che la Filarmonica ha commissionato alla giovane compositrice Federica Volante su testo di Sandro Cappelletto e un cast quasi interamente al femminile, ideato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Prosegue l’esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič con i due concerti del Quartetto Prometeo dedicati ai cinque quartetti centrali (26/1, 20/4). Diversi poi gli artisti per la prima volta ospiti alla Filarmonica, fra cui il violoncellista svizzero Christian Poltéra in duo con la pianista Kathryn Stott (9/2), il giovane talento del momento Giuseppe Gibboni vincitore nel 2021 del 56º Premio Paganini di Genova, in duo con la chitarrista Carlotta Dalia (23/2), Augustin Hadelich (23/3) con il prezioso violino Giuseppe Guarneri del Gesù, e “a furor di popolo” il ritorno di Mischa Maisky (2/3) grande amico della Filarmonica e del mondo musicale romano. Infine un omaggio al barocco con il concerto Non udite lo parlare? La parola al violino nell’età del barocco affidato all’eccellenza di Imaginarium Ensemble diretto da Enrico Onofri (4/5).

foto da comunicato stampa

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