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Ostia, sala Paolo Pioli, anteprima Alex Elton: “Dove, la notte della scimmia rosa”

Un incontro assurdo, un luogo assurdo dove magie, ricordi, avventure, musiche e canzoni si mischiano. In fondo a tutto un dubbio: se è un sogno chi dei due è un sognatore e chi il sognato? Un monologo con musiche dal vivo, con una curiosa ambientazione: un marciapiede notturno...

printDi :: 05 gennaio 2022 15:07
dove, la notte della scimmia rosa

dove, la notte della scimmia rosa

(AGR) Nel nuovo anno la stagione alla sala Paolo Poli (via Capitano Consalvo 2)  prosegue a pieno ritmo. Il prossimo 7 gennaio, infatti, vedremo in anteprima (inizio ore 21) Alex Elton in “Dove, la notte della scimmia rosa” con Ermanno Dodaro. Musiche originali e selezione musicale di Ermanno Dodaro, drammaturgia e regia di Riccardo Bàrbera, aiuto regia Michele Mancarella, movimenti coreografici Leda Lojodice.
Un incontro assurdo, un luogo assurdo dove magie, ricordi, avventure, musiche e canzoni. In fondo a tutto un dubbio: se è un sogno chi dei due è un sognatore e chi il sognato? Un monologo con musiche dal vivo, con una curiosa ambientazione: un marciapiede notturno, su cui un musicista di strada (Clark), taciturno e burbero "scarica" una donna (Ara) semiaddormentata, in preda ai postumi di una sbronza.

Da dove vengono? Si conoscono? E' l'incontro di due solitudini. La donna si sveglia: ha fatto un sogno stranissimo... e nel raccontarlo al suo interlocutore quel sogno accende in Ara mille ricordi, avventure, emozioni, amori mancati, altri sogni, osservazioni semiserie, e altre realtà. Clark non parla, ma le risponde in musica e il pentagramma sembra essere l'unico linguaggio con cui i due riescono a comunicare. Oltre alle suggestioni musicali scelte e create appositamente per lo spettacolo, fioccano gli omaggi musicali (Charles Trenet, Ivano Fossati, Dorothy Fields, i grandi musical).

 
Il prossimo 9 gennaio, in un'unica serata: "Principesse e sfumature: Lei, Lui & Noialtre" di e con Chiara Becchimanzi, e con la voce di Beatrice Burgo. “Principesse e sfumature” è il diario di una psicoterapia tragicomica, che propone uno sguardo piccante, sincero, acuto, femminile e soprattutto esilarante sui cliché di genere (e non solo).
Una donna a cavallo dei 30 anni, una indefinita psicoterapeuta dalla voce suadente, e molte domande: perché le donne di oggi devono essere per forza "tutto"? Cosa vuol dire sottomissione femminile in un contesto in cui una patacca editoriale come "50 sfumature di grigio" vende lo stesso numero di copie di "Don Chisciotte"? Cosa vogliamo, a letto, da un uomo? Perché non sempre riusciamo a chiederlo? Quali sono i nostri modelli estetici, e soprattutto emotivi? Perché spesso siamo portate ad accontentarci, a sacrificarci? E soprattutto… Voi ve la ricordate Topazio?

Senza mai prendersi troppo sul serio, lo spettacolo e la sua protagonista si interrogano sulla femminilità, sulle relazioni, sulle idiosincrasie della sensualità/sessualità, a partire dalla narrazione di vissuti che potrebbero essere condivisi da molti/e, e che conducono, appena prima della fine, a sentirci bambini e bambine, e chiederci – davvero – se le cristallizzazioni che abbiamo creato per distinguere i generi siano poi così incontrovertibili, o così importanti.
Un ragionamento sincero e sentito, in grande rapporto con il pubblico, durante il quale il percorso è più importante del traguardo.

Il prossimo 15 e 16 gennaio andrà in scena: “Una coppia quasi perfetta” di e con Laura De Marchi e Rocco Ciarmoli.
Luciana e Ubaldo sono apparentemente una coppia perfetta, da più di 40 anni insieme, tra alti e bassi hanno condiviso tutte le stagioni della vita, ed ora, da tanti anni in pensione, sembrano sereni e pacificati.
Un giorno però, a più di settant’anni, realizzano di volere quel bambino che non hanno mai avuto. Due personaggi buffi e stralunati, a volte tenerissimi e a volte spietati, fanno sfilare davanti ai nostri occhi tutte le contraddizioni che la scienza e la società ci mettono di fronte rispetto a questo delicato tema. La commedia, attraverso una vicenda estrema e stravagante, ci fa sorridere e pensare… Non c’è una verità, la questione è aperta, fatto sta che Ubaldo e Luciana dopo quarant’anni si sentono improvvisamente una coppia “quasi” perfetta.

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