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Ostia, Cineland la città del cinema resta in "stand bay"

Paolo Paone, direttore Cineland: anche se è arrivato il via libera alla ripartenza non ci sono le condizioni per riaccendere i motori e riportare il cinema sul litorale. Si sta lavorando per rilanciare il Drive In, progetto che può dare grandi soddisfazioni.

printDi :: 29 aprile 2021 12:24
Paolo Paone con il regista Gabriele Muccino

Paolo Paone con il regista Gabriele Muccino

(AGR) E’ uno dei momenti più difficili per la storia di “Cineland”, la città del cinema alle porte di Roma, forse la prima multisala romana con 14 sale e 2860 posti. Anche se è arrivato il via libera alla ripartenza non ci sono le condizioni per riaccendere i motori e riportare il cinema sul litorale. Tutte le attività commerciali e di ristorazione/bar all’interno della multisala nel rispetto delle regole anti-covid non si trovano nelle condizioni di lavorare, prendere un semplice caffè significherebbe entrare, ordinare ed uscire dalla struttura per consumare. Lo stesso dicasi per ristorante e pizzeria.

“E’ tutto pronto, abbiamo fatto effettuare la verifica degli impianti e dei proiettori dai tecnici. - afferma Paolo Paone, direttore di “Cineland” – Le attività commerciali all’interno non possono aprire e quindi siamo impossibilitati ad offrire un servizio fondamentale per l’intrattenimento ed infine, la chiusura alle 22, un ostacolo ulteriore che rende difficile qualsiasi gestione economica. Ci siamo consultati con la famiglia Merluzzi – continua Paolo Paone – con la quale dividiamo la proprietà, sull’opportunità di riaprire Cineland, ed abbiamo concordato che per adesso non ci sono le condizioni economiche per ripartire, non possiamo nemmeno dare i pop-corn ed un film, senza coca-cola e pop corn può non essere la stessa cosa”.

 
Nel 1987 è partita l’avventura di “Cineland” con la riconversione dell’ex-Meccanica Romana nella multisala, progetto degli architetti Maria Guerrera e Bruno Spinozzi, inaugurazione nel settembre del 1999, costo totale dell’opera 13 milioni di euro sostenuti dalla Ci.Me Grandi Impianti di Giuseppe Ciotoli e Giuseppe Merluzzi. Ed ora si riparte. Anzi si resta in attesa della ripartenza. “Sono stato ad una serie di incontri ai quali hanno partecipato anche le case di produzione – racconta Paone – ebbene, siamo sconfortati, per ora non ci sono film in uscita, o meglio, è in distribuzione “Nomadland”, la pellicola che ha vinto l’Oscar, che uscirà in contemporanea anche sulle piattaforme Tv. Questo vuol dire che dobbiamo ripartire con i film dell’anno scorso o condividerli con le televisioni, con il risultato, perlomeno per adesso, di offrire spettacoli poco attrattivi”.

L’estate alle porte non è stata mai la stagione migliore per le sale cinematografiche con poche persone disposte ad assistere a spettacoli al chiuso, meglio giocarsi la carta del “Drive In”.

“Stiamo lavorando a rilanciare il Drive In. – ammette Paolo Paone – E’ stata una scommessa, l’ultima idea di mio zio Giuseppe Ciotoli prima di arrendersi al Covid. E’ un progetto al quale teniamo molto e che può dare grandi soddisfazioni. Si riparte daccapo ma ci sono le condizioni per fare bene. Non faremo, però, solo cinema. L’area di 60 mila mq che ha ospitato, l’anno scorso i Drive In, consente di organizzare in sicurezza e secondo le regole del distanziamento altri eventi e spettacoli, pensiamo al cabaret, ai concerti, al teatro”

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