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Il teatro Patologico sbarca...ad Ostia

Il teatro patologico va in scena sulla spiaggetta a ridosso del Porto Turistico di Roma  è stato rappresentato “Ulisse sbarca ad Ostia”, tratto dall’Odissea di Omero. D’ambrosi, il regista Giovanni Giuffrè ed il casgt sono stati applauditi a lungo dal pubblico

printDi :: 16 luglio 2020 13:02
teatro patologico

teatro patologico

(AGR) Sulla spiaggetta a ridosso del Porto Turistico di Roma  è stato rappresentato “Ulisse sbarca ad Ostia”, tratto dall’Odissea di Omero. D’ambrosi, il regista Giovanni Giuffrè e tutti i componenti del cast, dalle splendide luci, ai suoni, alle musiche, ai costumi, tutti hanno regalato al pubblico presente emozioni su emozioni. Un adattamento chiaro, lineare e significativo, inteso anche come messaggio di pace contro le brutture della guerra che, come nel caso di Ulisse, divide dalla propria terra e dai propri affetti. Dario D’Ambrosi, l'uomo che ha dato vito ed organizzato il teagtro patologico,  ha fondato una compagnia composta di persone che hanno attraversato il buio, la sconfitta di esseri disabili psichici e poi la vittoria e la rinascita ogni volta che mettono in scena una rappresentazione.

“Grazie per aver scelto Ostia- ha affermato la Presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo nel portare il suo saluto - Già in fase di prove ho visto il vostro lavoro importante, ho riscoperto questo angolo di Ostia così bello, un territorio per il quale ci spendiamo ogni giorno e con le vostre luci qui è una magia assoluta”

 
E quando le luci hanno illuminato la zattera appositamente costruita per l’occasione. Quando Ulisse è sbarcato con l’angoscia nel cuore e gli altri 20 protagonisti lo circondavano, è stato subito chiaro che ci si trovasse dinanzi ad un evento.E così è stato dal primo minuto all’ultimo con le note de La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè e con “l’esplosione della bomba atomica”, un fantastico rituale affidato ad uno degli attori che mima appunto l’esplosione con tanto di conto alla rovescia e “boom” finale espresso con la voce.“Il Teatro Patologico è più forte della bomba atomica” dice D’Ambrosi. Ed è vero.

Le foto del servizio sono di Pino Rampolla

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