Arte in Nuvola 2023, grande successo per Anghelopulos con "Frammenti"
L’opera di Anghelopoulos Frammenti – XXI sec.d.C. gesso su pannelli, 165x165 cm., 2022 (nelle foto) si presenta come un’ampia soglia, potale, addossata a parete e vuole sottolineare la persistente fragilità e la condizione di isolamento dell’uomo, vissute in questi ultimi anni tra pandemia e guerre
Arte in Nuvola mostra
(AGR) di Donatella Gimigliano
A.T. Anghelopoulos, l’artista italiano che vive e lavora a Roma (classe 1963), ha partecipato con l’opera Frammenti – XXI sec. d.C. alla terza edizione “Roma Arte in Nuvola” la Fiera Internazionale di Arte moderna e contemporanea che si è tenuta dal 24 al 26 novembre 2023 nel Centro Congressi “La Nuvola” del Arc. Fuksas nel moderno quartiere Eur di Roma.
L’opera di Anghelopoulos Frammenti – XXI sec.d.C. gesso su pannelli, 165x165 cm., 2022 (nelle foto) si presenta come un’ampia soglia, potale, addossata a parete. I volti feriti sfregiati dal dolore sembrano emergere dalle singole finestre-celle che li isolano l’uno dall’altro. L’opera sottolinea la persistente fragilità e la condizione di isolamento dell’uomo, vissute in questi ultimi anni tra pandemia e guerre, per nulla risolte dall’immenso progresso tecnologico.
L’opera dell’artista è stata molto apprezzata dai visitatori e dagli organizzatori della Fiera che, giunta alla sua 3a edizione, è considerata già tra le più importanti del settore nel panorama europeo. Con la cura della Direttrice artistica della fiera, Adriana Polveroni, con il supporto di Valentina Ciarallo, e sotto la Direzione Generale di Alessandro Nicosia. Roma Arte in Nuvola ha già colmato quel vuoto di proposta artistica contemporanea di cui la città di Roma aveva bisogno. L’offerta artistico-culturale, di questa edizione, si è rivelata ancor più di alto profilo sia per gli artisti contemporanei e i galleristi presenti sia per i progetti speciali. La Fiera ha esposto opere importanti e progetti site-specific di tutti i linguaggi espressivi dell’arte: dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle performance, dalla videoarte alla digital art, alla street art.
A partecipare sono state oltre 150 importanti gallerie italiane e internazionali che hanno presentano i più importanti artisti del passato e viventi, mostre, installazioni e performance e numerosi talk per approfondire i temi di grande urgenza e attualità nel mondo dell’arte. A spiccare l’esposizione di 50 importanti opere provenienti dalla Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro, il Museo MAXXI con l’opera Senza Titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomovil di Pedro Reyes che hanno occupato gran parte del piano seminterrato, accanto alla magnifica opera di Burri. Dai grandi spazi espositivi dedicati alle gallerie nazionali e internazionali, alle nuove proposte artistiche, show e stand dedicati a singoli artisti, spiccava lo stand del Gallerista Tornabuoni interamente dedicato ad Alighiero Boetti, e quello della Galleria Contini con due sculture in bronzo di Igor Mitoraj.
Tantissimi gli artisti che meritano menzione passando tra gli stand delle gallerie dalle opere raffinate di Luca Pignatelli, a quelle iconiche di Renato Mambor, Salvo, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Carla Accardi, Tano Festa ma anche di noti artisti internazionali come Pablo Picasso e Rauschbenberg. Una rassegna che si è distinta per i talk sull’arte cibernetica e di nuovi linguaggi espressivi dell’arte di domani, le nuove sperimentazioni artistiche e gli artisti emergenti. Tra i progetti speciali installazioni site-specific ricordiamo La II, “Ode 2 Rick” di Mucciaccia Gallery; Sveva Angeletti con “Tutte le cose che non ti ho detto” Galleria La Nuova Pesa; di Guido Iannuzzi “legati ad un granello di sabbia”; di Vincenzo Marsiglia “Map (star) the world cloud”; di Andrea Bianconi “Sit down to have an idea” di Barbara Davis Gallery, Houston Texas; di Joana Vasconcelos “ Caldi abbracci” Galleria Mimmo Scognamiglio; “Let’s Marche- L’Art” di Osvaldo Licini, Corrado Cagli con “Enigma” ed Helison Xhixha con “Getto di Luce” Galleria Poleschi, ed infine a meritare una menzione si è rivelato essere A.T. Anghelopoulos con l’opera su tavola “Frammenti – XXI sec. d.C.”, 2022 che, a partire dal 2015, dalla mostra doppia personale d’esordio tenutasi presso il Museo del Vittoriano curata dal prof. Claudio Strinati, ha preso parte a diverse mostre collettive nazionali ed internazionali.
Le sue opere sono state esposte sempre in una collettiva presso la Grande Moschea a Roma. Tra le mostre personali ha esposto a Bruxelles, a Firenze, presso la Bugno Art Gallery di Venezia e presso la Sede Centrale di Banca Generali a Roma. Nel 2019 Anghelopoulos ha esposto in una doppia personale per l’Opening RAW-Rome Art Week 2019 nella Casina Valadier con la mostra site specific “Inner Life”. Nel 2019 è stato uno dei protagonisti al Macro-Asilo di Roma della rassegna “#Autoritratto” con moderatore il curatore internazionale Massimo Scaringella. La nota curatrice internazionale italo-francese Dominique Stella (ndr. già direttrice di Palazzo Reale a Milano) lo ha notato da subito e lo ha definito “artista raffinato e di alto livello” e ha recentemente curato l’introduzione al libro di Anghelopoulos “Il mio Calendario, o il fattore umano svelato” edito da De Luca Editori d’Arte (2022).