Andrea Casta protagonista del concerto per San Paolo VI
Domenica 29 maggio alle 21.00 il violinista bresciano celebrerà il papa Santo nella Basilica di Concesio. La Basilica Minore San Paolo VI ospiterà infatti il concerto evento del violinista internazionale, Andrea Casta, accompagnato dal chitarrista Paolo Zanetti


Andrea Casta e chitarrista Paolo Zanetti
(AGR) di Donatella Gimigliano
Domenica 29 maggio a Concesio, cittadina alle porte di Brescia che diede i natali al Papa, si terranno i festeggiamenti in onore nel nuovo patrono San Paolo VI. Per l’occasione, a chiusura delle celebrazioni, la Basilica Minore San Paolo VI (Piazza 1° Maggio – ingresso libero) alle 21.00, ospiterà il concerto evento del violinista internazionale, Andrea Casta, accompagnato dal chitarrista Paolo Zanetti, entrambi cresciuti a Concesio: Casta ci è rimasto fino ai 20 anni per poi trasferirsi a Roma, Zanetti tuttora vive lì a pochi passi dalla casa natale dove nel 1897 nacque Giovanni Battista Montini.
I due artisti la scorsa estate si sono esibiti insieme a Brescia, al Museo Santa Giulia, durante il Festival “I volti del Romanino”, e tornano a Concesio con un repertorio in acustico selezionato per l’occasione, che spazia dalle arie sacre a Morricone, da Battisti a Bach fino alle composizioni originali di Casta.
La serata, organizzata dall’unità pastorale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Concesio, dà il via a una stagione estiva in cui Andrea Casta tornerà ancora in terra bresciana: il 5 agosto infatti, sempre insieme a Paolo Zanetti, terrà un suggestivo concerto all’alba a Ponte di Legno -Tonale, a 2500 metri sul Corno d’Aola. Inoltre il violinista è reduce dal debutto SOLD OUT del suo tour teatrale all’Auditorium Parco della Musica di Roma con il Visual Concert che presto arriverà anche in terra bresciana.
“Non suono a Concesio dai tempi del liceo – spiega Casta - sono davvero felice di tornare nella cittadina dove sono cresciuto, anche perché la Chiesa è stata il mio primo palcoscenico come per molti musicisti.” “Il ricordo di Papa Paolo VI passa anche dal suo legame con la creatività, definì l’artista “profeta e poeta, a suo modo, dell’uomo d’oggi, della sua mentalità, della società moderna - continua il violinista, che sottolinea - tenere un concerto è l’occasione per fare una ricerca e poi offrire una sintesi agli spettatori, la figura di San Paolo VI è emblematica per lo sforzo di leggere da Papa del suo tempo i grandi cambiamenti degli anni ’60 e ’70, rivelando una straordinaria comprensione verso cattolici e laici del suo tempo e lasciandoci una preziosa eredità culturale”.