Al teatro Petrolini: "Modern Love #4 – Non ci posso credere" con Elisa Forte
Il format teatrale ispirato all’omonima serie TV, racconta questa volta la storia di Giulio, scrittore in divenire e professore di lettere in un liceo di Napoli, affabile e simpatico, quanto prevedibile e monotono, lasciato dalla sua fidanzata che gli ha preferito un maschio avventuroso e straniero
Non ci posso credere locandina con Elisa Forte teatro Petrolini
(AGR) Arriva dal 15 al 26 giugno al Teatro Petrolini, via Rubattino, 5 a Roma il quarto appuntamento dello spettacolo Modern Love #4 – Non ci posso credere di Francesco Proietti ed interpretato dalla protagonista Elisa Forte insieme con Claudio Bravi, Marisa Bucciarelli, Carmen Lisa Caccavale, Costanza Cardamone, Italo Cardamone, Giulia Collina, Valeria Mastroluca, Elisa Meco, Simona Meco, Licia Pacella, Maria Pignatelli, Giorgia Panettieri, Pier Francesco Pesci, Francesco Proietti e con la partecipazione di Elena Iannacci, Flavio Rossi e Sara Virgili.
Il format teatrale ispirato all’omonima serie TV, racconta questa volta la storia di Giulio, scrittore in divenire e professore di lettere in un liceo di Napoli, affabile e simpatico, quanto prevedibile e monotono, lasciato dalla sua fidanzata che gli ha preferito un maschio avventuroso e straniero. Giulio, quindi, rimane solo a fronteggiare la crisi, goffamente sostenuto dall'amicizia con una persona stramba, insegnante di ginnastica che tenta di aiutarlo, convocando anche la sua famiglia pur di trovare una soluzione. La sua vita sembra tornare a sorridere quando incontra Silvia che non solo è bellissima, ma tifa per la sua stessa squadra, gira per casa in lingerie e apprezza tutti i piccoli romantici gesti che Giulio ama fare... insomma, la donna perfetta! Ma la donna perfetta esiste? Con questo interrogativo dovranno fare i conti i nostri protagonisti, compresa la bella Gemma, vicina di casa tenera e innamorata segretamente di Giulio.
Una commedia imprevedibile, divertente, originale che vi accompagnerà con un ritmo frenetico in giro per una Napoli che ammicca alla Loren e fa respirare l’aria beffarda del Sud.