Agrigento, il fascino silenzioso della Valle dei Templi
Una passeggiata tra il Tempio di Giunone, quello della Concordia e tra le rovine di quello di Zeus, dei Dioscuri o quelle di Eracle è come entrare nel cuore della storia dei miti e delle leggende delle divinità greche ( i dei dell’Olimpo) e perdersi tra le infinite storie di quelle rovine
Area archeologica di Agrigento la valle dei Templi
(AGR) di Roberto Di Prima
Il Parco archeologico, ai piedi di Agrigento (Sicilia) è il più grande d’Europa e del Mediterraneo. Un patrimonio monumentale che fa invidia a tutto il mondo Nell’iconografia più diffusa la Sicilia viene rappresentata col segno della Trinacria, assegnato originariamente dagli antichi greci come simbolo religioso e formato da tre gambe piegate col volto di Medusa al centro, fu in seguito assegnato dagli antichi romani come simbolo identificativo della Sicilia.
Non è raro, comunque, imbattersi in un’immagine rappresentata dalla cartina geografica della Sicilia affiancata a quella che ritrae “La Valle dei Templi” in tutto il suo splendore. Ciò non vuol dire che quest’ultima immagine soppianti quell’altra certamente più iconica e rappresentativa per la Sicilia, ma di sicuro indica quanto importante sia questa area archeologica ai piedi di Agrigento in grado di attirare migliaia turisti da tutto il mondo e, quindi, di rappresentare la Regione Sicilia anche in questa forma apparentemente meno iconica.
Nell’immaginario comune il nome “ La Valle dei Templi” potrebbe trarre in inganno ogni mancato visitatore, perchè in realtà l’area archeologica denominata per l’appunto“La Valle dei Templi” sorge su un altura ai piedi della moderna Agrigento e non su una valle.
Per giocare un pò con le parole si potrebbe dire che l’origine della “Valle dei Templi” è da ricondurre alla notte dei tempi, infatti le sue origini elleniche risalgono al 581 a.C. quando alcuni coloni provenienti da Gela e da Rodi fondarono una città col nome di Ἀκράγας (Akragas) in un luogo strategico, vicino al mare e protetto dalle alture della Rupe Atenea e di Girgenti a nord e dalla Collina dei Templi a sud, e circondato dal corso dei fiumi Akragas (odierno torrente San Biagio) a est e Hypsas (odierno torrente Santa Anna) a ovest.
Gli antichi greci erano molto devoti agli dei del tempo, e costruivano maestosi Templi in stile dorico in loro onore; “La Valle dei Templi”, è una delle testimonianze più rappresentative di quel periodo, i segni di un passato glorioso che ci raccontano, ancora oggi, la grandezza della civiltà greca, sono presenti in tutta la loro bellezza, nonostante l’impietosità del tempo trascorso dalla loro costruzione abbia minato la loro originaria forma.
Alterne vicende, nei secoli, hanno visto “La Valle dei Templi”, prima protagonista di quella civiltà greca che dominò il mondo dal periodo arcaico, al periodo classico fino a quello ellenistico, quando, intorno al 146 AC, la Grecia passò sotto il dominio Romano, poi, nei secoli successivi, passare in varie fasi a periodi di degrado e abusivismo come denunciato nel recente passato.
L’attuale sito della “Valle dei Templi” fu riscoperto soltanto nel corso del XVIII secolo grazie allo studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann (padre dell'archeologia moderna e della storia dell'arte), ed è diventato "Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento", ( un’area di circa 1300 ettari) con una legge regionale del 2000. Visitare la “Valle dei Templi” è come immergersi in un passato lontano in cui regnava una civiltà, quella greca, che per molti secoli dominò il mondo intero.
Una passeggiata tra il Tempio di Giunone, quello della Concordia (tra i migliori conservati al mondo) e tra le rovine di quello di Zeus, dei Dioscuri o quelle di Eracle è come entrare nel cuore della storia dei miti e delle leggende delle divinità greche ( i dei dell’Olimpo) e perdersi tra le infinite storie che quelle rovine ancora oggi raccontano con vivida memoria.
foto della Valle dei Templi sono di Domenico Ciranni e Domenico Luinetti