Vittime della strada, con la fase 2 tornano i morti
Incidenti stradali, Alberto Pallotti (A.I.F.V.S. Onlus) lancia allarme: “Morti sulle strade in aumento, tragico il ritorno verso la normalità”. Associazione vicina a Graziella Viviano per furto ceneri della figlia Elena
(AGR) “Il ritorno degli italiani in strada è stato a dir poco tragico. I controlli sono vistosamente calati e il numero di incidenti è lievitato velocemente. Bisogna tenere alta l’attenzione”. A parlare è il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, che, in una nota stampa, ha palesato tutta la sua preoccupazione in relazione al pericolo di omicidio stradale che è tornato tragicamente di attualità.
I controlli intensificatisi nella fase del virus sono ormai un ricordo ed il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, non lascia spazio ad interpretazioni: “A breve potremmo ritornare ai numeri di qualche mese fa in relazione alle morti sulle strade. Il governo ha scelto di limitare le libertà costituzionali per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus con misure che non hanno procedenti nella storia italiana. Il cittadino va protetto perché non sa proteggersi da solo? Se questo è il ragionamento allora deve valere anche per gli incidenti stradali, che ricordo fanno 1 milione di morti l’anno al mondo. Perché lo stato non interviene con i decreti che hanno fatto in questo periodo?”. Il presidente ha aggiunto: “I cittadini sono disabituati a guidare da mesi di stress e di inattività, è logico che, in questa situazione di terrore psicologico, i rischi aumentino e, di conseguenza, anche i controlli devono aumentare, anziché diminuire. Abbiamo avuto migliaia di agenti pronti a controllare e denunciare le persone che facevano una passeggiata, ma lo stesso deve avvenire per chi sceglie di guidare macchine inadeguate, senza assicurazione, dopo aver bevuto oppure consumato sostanze stupefacenti. Il Coronavirus è più pericoloso degli incidenti stradali? I numeri per adesso dicono di no”.