Via di Acilia, subito stop
(AGR) Come è possibile che un'opera come il raddoppio della Via di Acilia, attesa sul territorio da ben 15 anni, sia stata fatta iniziare alla chetichella, senza nessuna comunicazione alla cittadinanza? - denuncia l'associazione culturale Severiana - Come è possibile, altresì che i sondaggi archeologici, previsti nella convenzione con 'Le Terrazze del Presidente', non siano stati programmati? Come è possibile che non ci sia alcuna indicazione sul cantiere della consistenza e della durata dei lavori?>Una lettera del 26 giugno 2012, inviata dal Comitato Terrazze del Presidente, richiedeva al XIII Municipio l'immediata apertura del cantiere in questione. Oggi, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (MBCA-SSBA RM prot.nr.0022892 CL 34.07.11/6.1), a firma del Responsabile di Procedimento, Angelo Pellegrino, e del Soprintendente, Mariarosaria Barbera, racconta la sua versione: "... questa Soprintendenza rende noto di aver sospeso i lavori di cui all'oggetto subito dopo aver avuto notizia del loro inizio. Tale sospensione è stata intimata per le vie brevi dapprima all'impresa operante sul posto in data 9 luglio u.s. e poi ribadita ufficialmente in data 17 luglio 2012. Di conseguenza questa Soprintendenza sta pertanto programmando la necessaria preventiva indagine archeologica e si riserva di procedere di conseguenza".
In realtà il nostro esposto era già stato inviato il 17 alla stampa e pubblicato il 18, stessa data dell'invio alle autorità competenti. Proprio in data 18 luglio, ore 11:03, abbiamo avuto notizia dal XIII Municipio che il cantiere era appena stato fermato dalla Soprintendenza. Qualcosa dunque non torna. Poiché l'esposto è stato inviato anche alla Procura di Roma, chiederemo alla Soprintendenza di rendere pubblica la comunicazione di sospensione cantiere e al XIII Municipio di chiarire come mai siano stati autorizzati i lavori senza alcun sondaggio archeologico preventivo.
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