"Vacanze romane" senza green pass e con documenti falsi, arrestato siriano
Un arresto e due ristoranti chiusi perchè non avevano effettuato i controlli sul green pass sono i primi risultati del giro di vite delle forze dell'ordine sull'obbligo del certificato verde.


controlli del green pass in un locale del centro
(AGR) L’attività di controllo delle forze dell’ordine in relazione all’obbligo del green pass ha portato all’arresto di un uomo, un cittadino siriano che aveva presentato un documento d’identità greco e relativo green pass falsi. La polizia ieri ha chiuso due ristoranti che non avevano effettuato i controlli sul certificato verde all’ingresso rilevando la presenza di persone sprovviste del documento sanitario.
Ieri pomeriggio, infatti,i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato un cittadino siriano di 35 anni che in un hotel nei pressi di piazza della Repubblica aveva presentato un documento d’identità e un green pass falsificati. Su richiesta della direzione della struttura alberghiera i Carabinieri sono intervenuti per verificare la presenza di un ospite, che aveva prenotato per una notte, munito di un documento, valido per l’espatrio, di nazionalità greca, ritenuto sospetto. Da approfondimenti effettuati nell'immediatezza, si accertava che analogo documento era stato usato, precedentemente, con altra foto, da un altro cliente della struttura.
Nell’ambito dei controlli volti all’ottemperanza delle disposizioni sulla verifica del green pass per titolari, dipendenti e avventori di attività di ristorazione, la Polizia di Stato ha chiuso 2 esercizi commerciali.
Gli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, dopo aver controllato 10 esercizi tra bar e ristoranti e aver verificato il green pass di 104 persone, ha chiuso provvisoriamente, rispettivamente per 2 giorni e per 1 giorno, un ristorante ed un laboratorio Kebab in zona Esquilino: i titolari delle 2 attività avevano consentito l’ingresso ad avventori privi di green pass e impiegato dipendenti privi della certificazione covid prevista, venendo sanzionati per un ammontare di 3000,00 euro.