Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Una voce che grida nel deserto....

La Pasqua della fettina panata, una spesa diminuita del 30% mentre la forbice delal diseguaglianza spociale dopo la pandemia e la guerra in Ucraina si allarga. Unica voce dissonante e’ quella del Pontefice che pero’, come disse di se’ San Giovanni il Battista , risulta “Voce che grida nel deserto"

printDi :: 18 aprile 2022 13:30
Papa Bergoglio foto pixabay

Papa Bergoglio foto pixabay

(AGR) di Ruggero Cametti

Christos anesti, (Cristo e’ risorto.) E’ il saluto che la mattina di Pasqua si scambia ad Atene sia tra fedeli ortodossi che cattolici. Le due Pasque sono separate da una settimana di tempo , come comanda la tradizione .

 
Presso i banchi di macelleria dei mercatini rionali si avvicendano acquirenti che comprano petti di pollo o di tacchino per trarne fettine da fare panate. Comprano inoltre carne tritata destinata evidentemente al ragu’ per la pastasciutta. Altri consumi tipo girello, filetto, abbacchio e capretto sono riservati a macellerie di piu’ alto livello, frequentate da consumatori piu’ abbienti.

Uno studio di Confcooperative quantifica che la spesa per il pranzo pasquale e’ diminuita del 30 per cento rispetto al 2019. Se per il 40 per cento di italiani non manca l’appuntamento a tavola con i cibi pasquali, il dato prevalente e’ pervaso da prudenza e risparmio, con nulla di speciale sul desco familiare. La forbice della disuguaglianza si allarga sempre di piu’ per 10 milioni di italiani. E’ il risultato di due anni di pandemia e ora della guerra e delle restrizioni economiche presenti e future. Il caro energia e l’inflazione crescente stanno duramente colpendo il potere d’acquisto delle fasce piu’ deboli, penalizzando gli acquisti di beni d’abbigliamento (si continua a vestirsi con vecchi capi) e risparmiando sulla spesa quotidiana per il vitto.

Nel frattempo le notizie dai fronti di guerra sono sempre piu’ preoccupanti. La dimensione delle trattative (di pace?) e’ scomparsa dal notiziario quotidiano mentre aumentano le forniture di armi sempre piu’ pesanti all’Ucraina, ormai relegata a belligerante in nome e per conto altrui. Unica voce dissonante e’ quella del Romano Pontefice che pero’, come disse di se’ San Giovanni il Battista , risulta “Voce che grida nel deserto”.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali.

Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Da oggi collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

foto pixabay

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE