Tpl in sciopero, Roma si ferma...Davide Bordoni: "Tutelare il diritto alla circolazione dei romani"
Davide Bordoni: " Il susseguirsi degli scioperi nel mese di novembre, in una grande capitale come Roma, genera caos e pesanti disagi per tutti: lavoratori, studenti, e chi ha bisogno di cure. Questi blocchi danneggiano le stesse persone che il servizio pubblico dovrebbe tutelare"
(AGR) Giornata difficile per quanti dovevano muoversi oggi a Roma. Lo sciopero dei mezzi pubblici ha paralizzato la città, pesanti disagi sopratutto per i pendolari. Intanto, dopo il corteo di questa mattina sotto al Ministero dei Trasporti il vice ministro Edoardo Rixi ha incontrato le sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero del trasporto pubblico locale. Rixi ha proposto ai rappresentanti presenti un ulteriore momento di confronto, allargato ad aziende datoriali ed enti locali, che è stato fissato per martedì 12 novembre alle ore 18.
L’incontro, è stato chiarito, avrà l’obiettivo di analizzare le questioni più urgenti, promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti per individuare soluzioni condivise e migliorare la gestione delle attuali criticità del settore.
Sullo sciopero odierno che ha penalizzato pesantemente i romani, costretti a restare a casa per evitare di restare bloccati in un ingorgo di auto, con tutte ferme le metropolitane e la riduzione dei bus in servizio, è intervenuto il segretario regionale della Lega Davide Bordoni che ha chiesto, in particolare, di tutelare il diritto alla circolazione dei romani.
"Il diritto alla mobilitazione va rispettato – ha detto Bordoni, commentando l’ennesimo sciopero nei trasporti - ma il susseguirsi degli scioperi nel mese di novembre, in una grande capitale come Roma, genera caos nei trasporti e disagi per tutti: lavoratori, studenti, e chi ha bisogno di cure," così Davide Bordoni, segretario regionale della Lega nel Lazio. "Questi blocchi colpiscono le stesse persone che il servizio pubblico dovrebbe tutelare. Né, d'altra parte, si comprendono le ragioni dello sciopero generale del 29 sulla legge di bilancio - indetto puntualmente di venerdì, come quello di oggi sul Tpl - considerando che la manovra prevede aumenti salariali. Manifestare è legittimo, ma non a scapito del diritto alla circolazione dei cittadini."