Torino, due minori ai domiciliari per rapine violente in strada: individuati dai Carabinieri gli autori dei colpi
Colpivano giovani passanti per rubare auricolari e portafogli: due minori torinesi sottoposti alla permanenza domiciliare, mentre un terzo – non imputabile – è stato perquisito

Torino: Due minori ai domiciliari per rapine violente in strada
(AGR) TORINO – I Carabinieri delle Stazioni di Borgo San Salvario e Pozzo Strada hanno eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa nei confronti di due minori torinesi, ritenuti responsabili di due violente rapine commesse a fine luglio.
La prima rapina risale al 23 luglio, in serata, lungo Corso Marconi, nel cuore del quartiere San Salvario. I due giovani si erano avvicinati a un ragazzo con il pretesto di chiedere una sigaretta. Alla risposta negativa, mentre uno lo bloccava afferrandolo per la maglietta, l’altro gli aveva sferrato un pugno in pieno volto. Dopo avergli strappato le cuffie che indossava, i due si erano dati alla fuga.
Grazie all’immediato intervento di una pattuglia dei Carabinieri presente nelle vicinanze, uno degli autori era stato identificato già la stessa sera, anche grazie al riconoscimento effettuato dalla vittima in caserma.

Comando Stazione Carabinieri Torino
Solo sei giorni dopo, un secondo episodio. In via Pietro Cossa, all’altezza del civico 12, i due minori – insieme a un terzo ragazzo – avevano avvicinato un diciassettenne chiedendo indicazioni stradali. Subito dopo lo avevano accerchiato e aggredito con un violento pugno in faccia. Una volta a terra, la vittima era stata colpita con calci ripetuti e derubata del portafoglio. L’intera scena era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della zona.
Grazie al lavoro congiunto e allo scambio informativo tra i due Comandi, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta ha emesso la misura cautelare della permanenza domiciliare per i due giovani identificati.
Il terzo ragazzo, non imputabile all’epoca dei fatti, non è stato destinatario di provvedimenti cautelari ma è stato comunque sottoposto a perquisizione domiciliare. Nella sua abitazione i Carabinieri hanno trovato i vestiti presumibilmente indossati durante la rapina del 29 luglio.
Un’indagine che dimostra l’efficacia della collaborazione tra reparti dell’Arma nel contrasto alle rapine ai danni di giovani nel capoluogo piemontese.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















