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Tivoli, aveva ferito un connazionale a coltellate, 23enne romeno dovrà scontare 7 anni, arrestato

Il giovane, che annovera precedenti anche per lesioni, minacce, rapina ed evasione, nella serata del 25 febbraio 2021 si era reso responsabile di una violenta aggressione ad un connazionale, contro cui, aveva sferrato un pugno alla testa e poi numerosi fendenti con un coltello a serramanico

printDi :: 25 febbraio 2024 13:58
Tivoli, aveva ferito un connazionale a coltellate, 23enne romeno dovrà scontare 7 anni, arrestato

(AGR) Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Tivoli - Guidonia hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione, un 23enne romeno residente a Tivoli, condannato in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione alla pena di 7 anni  e 1 mese  di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena, per aver commesso il delitto di tentato omicidio e di porto abusivo di armi.

Il giovane, che annovera precedenti anche per lesioni, minacce, rapina ed evasione, nella serata del 25 febbraio 2021, nei pressi di un supermercato di Villa Adriana, si era reso responsabile di una violenta aggressione in danno di un connazionale, contro il quale, dopo avergli rivolto minacce di morte, aveva sferrato un pugno alla testa e poi numerosi fendenti con un coltello a serramanico indirizzati verso parti vitali al fine di cagionarne la morte.

Tuttavia, il peggio era stato evitato grazie alla pronta reazione della vittima che era riuscita a schivare i colpi letali, riportando una ferita d’arma bianca alla zona scapolare e un trauma cranico. Le immediate indagini del Commissariato di P.S. tiburtino hanno portato all’individuazione dell’autore della violenta aggressione - maturata per motivi di gelosia - a carico del quale sono stati raccolti numerosi indizi di colpevolezza che hanno poi consentito al Pubblico Ministero della Procura presso il Tribunale di Tivoli di richiedere l’emissione di una misura cautelare detentiva.

Terminate le attività di rito l’uomo è stato tradotto presso il Carcere romano di Rebibbia.

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