Tivoli, arrestato dai Carabinieri rapinatore 40enne di origini tunisine, avrebbe derubato un passante e svaligiato una sala slot
La seconda rapina nel febbraio 2025, all’interno di una sala slot di Tivoli Terme, dove l’indagato si sarebbe introdotto in orario notturno, armato di coltello. Dopo aver minacciato un dipendente, si sarebbe fatto consegnare l’incasso della giornata, pari a circa 9.500 euro.


(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell'attuale fase del procedimento - indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito che, i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – a carico di un 40enne tunisino, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata
Il provvedimento restrittivo scaturisce da una complessa e puntuale attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma, che, fin dalle prime ore successive ai fatti, hanno raccolto e cristallizzato una pluralità di gravi, precisi e concordanti elementi indiziari a carico dell’indagato.
Il secondo episodio, avvenuto nel febbraio 2025, si è verificato all’interno di una sala slot di Tivoli Terme, dove l’indagato si sarebbe introdotto in orario notturno, armato di coltello. Dopo aver minacciato un dipendente, si sarebbe fatto consegnare l’incasso della giornata, pari a circa 9.500 euro.
Le indagini, condotte con meticolosità dai Carabinieri di Tivoli Terme, hanno consentito alla Procura di formulare una richiesta cautelare accolta dal GIP, che ha disposto la custodia in carcere dell’indagato.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.